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  • Bari-De Gennaro:| Il perché della rottura

    Bari-De Gennaro:| Il perché della rottura

    • D.L.

    La cordata si restringe. Il primo ad uscire di scena è Vito De Gennaro, amministratore unico della Dec, non in linea con le richieste di Vincenzo Matarrese. La conferma arriva direttamente da Domenico De Bartolomeo (famiglia che detiene il 10% del pacchetto azionario) attraverso un comunicato ufficiale. 'In riferimento alle trattative in corso per l'allargamento della compagine sociale - si legge nella nota -, a seguito degli incontri intercorsi nei giorni scorsi, è emerso che al momento il gruppo De Gennaro non è interessato a partecipare alla gestione del club, non escludendo allo stesso tempo un impegno in tal senso in un prossimo futuro'. Nel comunicato si specifica anche che sono attualmente in corso trattative con diversi gruppi imprenditoriali locali e che nei prossimi giorni sarà comunicato l'esito definitivo delle negoziazioni.

    La rottura con De Gennaro è strettamente legata alle strategie future e alla pesante situazione debitoria del club biancorosso. L'obiettivo dell'imprenditore barese era quello di creare una nuova società, separare le due gestioni e concentrare le risorse per allestire una squadra competitiva al fine di puntare ad una immediata risalita nella massima serie. Diversa la posizione di Vincenzo Matarrese. Il presidente mirava ad un immediato innesto di denaro fresco nella casse societarie per ripianare i debiti e far fronte agli impellenti impegni della società che dovrà pagare entro il 15 maggio gli stipendi relativi alle prime tre mensilità del 2011 (circa sei milioni di euro).

    Fuori De Gennaro restano ancora in ballo Guastamacchia e Ladisa. I due potenziali acquirenti avrebbero assunto una linea più morbida e sarebbero pronti ad acquisire quote societarie e contribuire alla gestione del Bari. Un investimento di circa 2,5 milioni di euro per il 15-20% del pacchetto azionario. Una situazione dunque in continua evoluzione che con l'uscita di De Gennaro potrebbe portare al coinvolgimento di nuove figure imprenditoriali. Il tempo stringe, c'è una società da salvare.


    (Leggo - Edizione Bari)


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