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    • Baselli, da obiettivo del Milan a riserva

    Baselli, da obiettivo del Milan a riserva

    • Andrea Piva
    Rimontato due volte di fila dal Milan, tra coppa Italia e campionato, battuto dal Bologna: il ruolino di marcia del Torino nelle ultime settimane non è certo quello di una squadra che può ambire alla qualificazione alla prossima Europa League. Secondo Sinisa Mihajlovic quello che manca alla sua squadra è la personalità, non a caso il tecnico granata ha chiesto espressamente a Cairo un giocatore di temperamento per rinforzare la propria linea mediana. Non tutti stanno infatti dando quanto l'allenatore vorrebbe, come nel caso di Daniele Baselli.

    LIMITI DI PERSONALITA' - Il numero 8 granata, appena arrivato sotto la Mole un anno e mezzo fa, dopo le prime giornate dello scorso campionato sembrava poter diventare un vero e proprio trascinatore del Torino, il suo rendimento è invece calato troppo presto e Baselli, più di altri suoi compagni, ha risentito della stagione negativa della squadra. Limiti appunto di personalità, denunciati pubblicamente anche a inizio di questa stagione da Sinisa Mihajlovic. “Sono tre mesi che gli dico che deve tirare fuori le palle se ce le ha. È l’unico bergamasco che conosco che non ha la cattiveria. È l’unico centrocampista di grande qualità, ma non ha il fuoco negli occhi. È una cosa che gli ripeterò finchè non la capirà. Spero per lui e per noi che la capisca presto” dichiarò senza troppi giri di parole l'allenatore dopo la partita di Pescara. Da quella partita ad oggi il rendimento di Baselli è certamente migliorato, non abbastanza però da garantirgli un ruolo da titolare inamovibile nel Torino: nell'attesa e speranza che arrivi qualche volto nuovo in squadra, Mihajlovic nelle ultime settimane più volte gli ha preferito Joel Obi, giocatore tecnicamente inferiore all'ex atalantino ma che ha dimostrato di avere quella grinta che a Baselli troppo spesso è mancata.

    OBIETTIVO DEL MILAN - Fino a pochi mesi fa Baselli era uno dei principali uomini mercato del Torino e la scorsa estate il Milan, che lo seguiva anche ai tempi dell'Atalanta, lo chiese come contropartita tecnica ai granata per lasciar partire Jurai Kucka. Ora però, dopo il secondo campionato al di sotto delle aspettative in granata, l'interesse della società rossonera sembra essersi raffreddato. Baselli deve trovare quella cattiveria agonistica che ancora gli manca, prima di tutto per se stesso: se Mihajlovic dovesse essere accontentato sul mercato rischierebbe di dover vedere molte altre partite del Torino dalla panchina.

     

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