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    Bollicine e solidità, è già una Juve dai due volti

    Bollicine e solidità, è già una Juve dai due volti

    Tanti giocatori impiegati - perché le rotazioni faranno la differenza durante la stagione - e la capacità di cambiare modulo a seconda delle esigenze. La duttilità sarà un tratto distintivo della Juventus di Massimiliano Allegri, in questa stagione ancor più che nelle precedenti. Come mette in evidenza La Gazzetta dello Sport, nelle sole due partite ufficiali disputate la squadra bianconera ha già fatto vedere di poter indossare più vestiti a seconda delle occasioni.

    "Dal Chievo alla Lazio è cambiato l’atteggiamento - si legge nell'analisi -, è cambiato il sistema di gioco, sono cambiate le linee di gioco. Alla prima giornata, in trasferta, Allegri ha scelto il 4-­2-­3-­1 oppure il 4-­4-­2 con quattro giocatori offensivi, che in fondo è la stessa cosa: Pjanic playmaker, Khedira mediano dall’inserimento facile, Cancelo e Alex Sandro sulle fasce. Più offensiva di così, impossibile. Alla seconda, in casa con la Lazio, è passato al 4-­3-­3 con Matuidi assieme ai due centrocampisti centrali. Sono diminuiti i tiri fatti, da 23 a 11, e anche il possesso palla, dal 73% al 55%. In compenso, però, è cambiata l’impressione. La Juventus di Verona sembrava messa in campo da un ragazzo ai videogiochi: tanti giocatori di talento e Dybala vicino a Ronaldo, senza troppi pensieri per la fase difensiva. La Juve di sabato invece era pensata per evitare sbilanciamenti". 

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