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  • Bologna, vittoria al Tribunale di Milano contro Bagni ed Innocentin

    Bologna, vittoria al Tribunale di Milano contro Bagni ed Innocentin

    La prima puntata della battaglia giudiziaria tra il Bologna, Salvatore Bagni e Nicola Innocentin è stata definita ieri innanzi al Tribunale di Milano. La società rossoblù, chiamata in causa dall’ex centrocampista del Napoli e dal suo assistente, con i quali aveva sottoscritto contratto biennale per le stagioni 2011-2013, ha, infatti, vinto la prima delle due cause intentate dagli ex consulenti di mercato. La seconda, che vede Bagni coinvolto in prima persona, pende presso il Tribunale di Forlì. Innanzi al Tribunale lombardo, Nicola Innocentin, tramite la Bros S.r.l., iscritta al registro delle imprese di San Marino, aveva chiesto la condanna del Club rossobù al pagamento di Euro 72.000,00, oltre interessi e spese legali. Il Bologna si era opposto, addebitando all’Innocentin ed al Bagni condotte poco professionali in relazione al tesseramento dell’allenatore Bisoli, poi andato in porto, e del difensore argentino Heinze, che rifiutò il contratto accasandosi alla Roma. La sentenza del giudice, Dott.ssa Serena Nicotra, decidendo la causa, ha ritenuto che l’operato dell’Innocentin, in concorso con Salvatore Bagni, perseguisse “interessi meramente personali, anche a scapito dell’interesse della committente”, con “violazione degli obblighi nascenti dal contratto stipulato con il Bologna”. Accertamento raggiunto attraverso l’escussione di numerosi testimoni, sentiti dal Tribunale meneghino, che hanno riferito nei minimi particolari le modalità con cui i due operatori di mercato si rapportavano ai soggetti interessati a tesserarsi al Bologna, calciatori e tecnici. Conseguentemente, il Tribunale di Milano ha dichiarare “la risoluzione del contratto…in presenza di un inadempimento che si connota in termini di gravità sia dal punto di vista oggettivo sia dal punto di vista soggettivo” a carico della Bros S.r.l., il tutto a far data dal 1 agosto 2011, con obbligo del Bologna di pagare alla compagine sammarinese unicamente la mensilità di luglio 2011, pari a 3.000,00 Euro a fronte dei 72.000,00 richiesti. Si attende, ora, il verdetto della seconda causa intentata da Bagni contro il Bologna a Forlì. 
     

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