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    Bolognamania: da vincitori a vinti

    Bolognamania: da vincitori a vinti

    • Greta De Cupertinis
    Dalla gioia alla tristezza è questione di un attimo, per di più se ti chiami Bologna e la tua maglia è rossoblù. Già, perché la squadra di Filippo Inzaghi ancora una volta si è persa in un bicchier d’acqua, buttando un’ottima occasione ieri al Dall’Ara contro l’Atalanta.
     
    Dal vantaggio al 3’ con gol di Mbaye alla sconfitta subita in rimonta per 1-2, l’amaro in bocca sale pensando alla gara fatta dal Bologna nel primo tempo. Cuore, grinta e determinazione hanno fatto da padroni nei primi 45 minuti per poi sparire nel nulla all’inizio della ripresa. Come può una squadra giocare all’altezza della situazione e rientrare dallo spogliatoio completamente trasformata, con un atteggiamento spento e passivo allo stesso tempo?
     
    Questi continui cali di concentrazione rappresentano in questo momento il problema di base del Bologna: con una squadra che gioca in base all’avversario, non è accettabile reggere sessanta minuti per poi concedere così tanto sul finale di gara. Infatti, la maggior parte delle reti subite dai rossoblù è arrivata negli ultimi trenta minuti e questo non è un caso. Anzi, è quello su cui Inzaghi dovrà lavorare duramente per cambiare davvero le cose.

    A soli tre punti dalla zona retrocessione, la sfida contro il Chievo di domenica prossima diventa fondamentale. Al momento la panchina di Inzaghi non è a rischio ma se non dovessero arrivare punti, la situazione andrà valutata in maniera importante. L’ultima vittoria del Bologna in trasferta risale al 22 dicembre scorso, proprio a Verona contro i clivensi: sarà di buon auspicio?

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