Bolognamania: dove siamo finiti?
Il Bologna non sa più tirare in porta, non sa più segnare, non sa più vincere. La stessa squadra che con Donadoni aveva macinato punti su punti, negli ultimi due mesi ha rallentato decisamente il suo cammino mostrando un calo netto dal punto di vista fisico e mentale, calo che ieri sera nella partita contro il Verona è sembrato un vero e proprio crollo verticale.
La squadra rossoblù torna al Dall'Ara dopo due settimane di pausa, sempre senza Destro, e quello che ci si aspetta è una reazione collettiva della squadra: non arriva e anzi, i giocatori stessi sembrano in seria difficoltà. Com'è possibile scendere in campo, a due mesi dalla fine del campionato, con l'atteggiamento di chi non ha più niente da dare? Com'è possibile non riuscire a costruire nessuna occasione?
Quella contro il Verona, ultimo in classifica, doveva essere la partita che avrebbe archiviato una volta per tutte il discorso salvezza. Ancora una volta il Bologna non riesce a fare quel salto in più che gli permetterebbe di stare tranquillo, rimandando il tutto al prossimo lunedì con la Roma contro una squadra che sta vivendo un momento di forma stratosferico.
È vero che questo primo anno di A della nuova società è un anno zero, però da parte della squadra concludere in maniera negativa una stagione che ti ha reso protagonista rischia di cancellare il buono fatto fin ora. Bisogna ripartire e farlo subito, non a parole bensì a fatti, cominciando a vincere e dimostrando di essere ancora sul pezzo. Donadoni è un motivatore e come tale deve essere in grado di riattivare la spina, un finale di stagione così non è affrontabile e bisogna cambiare passo alla svelta per tornare ad essere la squadra che affrontava a testa alta tutti e tutto.
