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  • Bolognamania:| In caduta libera

    Bolognamania:| In caduta libera

    Un punto nelle ultime sei partite, una squadra spenta, abulica, incapace di organizzare una qualsivoglia manovra di gioco, preda della propria pochezza generalizzata che finisce per trascinare a fondo anche i pochi elementi di classe presenti. Eccola, la foto del Bologna 2012/13 alla dodicesima giornata di campionato: una squadra che pare in caduta libera, e l'elemento curioso è che contrariamente alla stragrande maggioranza delle situazioni simili non si può nemmeno sacrificare il tecnico sull'altare dei risultati. Perché il biennale che hanno Pioli e il suo staff col Bologna costano cinque milioni di euro lordi alla società, ma soprattutto perché al tecnico possono essere date solo colpe parziali per questo ultimo posto virtuale quanto meritato.

    Poche le scelte sballate sui singoli (solo la troppa panchina lasciata fare a Sorensen in difesa, per il resto pochi gli errori davvero decisivi), una ricerca del modulo più adatto naufragata a suon di erroracci di questo o quel giocatore: l'unica vera contestazione la si può fare sulla preparazione atletica di una squadra che per 10 volte su 18 ha preso gol nell'ultima mezz'ora di gara. Il discorso è semplice: questo gruppo, trentadue giocatori di cui più di metà non sono da serie A, deve trovare il modo di limitare i danni, in qualsiasi maniera. Prima fino al rientro di Portanova, il leader della difesa che attende l'esaurimento della squalifica nella seconda metà di dicembre, poi fino a gennaio, quando questa squadra andrà rinforzata come si deve per non retrocedere.

    Qui però entra in gioco la società, e allora ecco che il Bologna sembra un'entità in caduta libera. Perché a fronte di una foto tecnica così desolante c'è un presidente che - dopo un lungo silenzio in cui si era soffermato solo sull'affaire centro tecnico - è riuscito a definire questa squadra 'di ugual valore rispetto a quella dello scorso anno', smantellata pezzo per pezzo in estate. E allora si capisce che saranno mesi difficili, per questo Bologna. Con un Guaraldi che, oltre a Pioli, esprime anche 'piena fiducia a Zanzi' affermando che a gennaio non ci sarà bisogno di un ds di ruolo né di aumenti di capitale, deliberati e ancora da versare, per fare mercato. Dice il saggio che più danni del pericolo li fa l'uomo che non ha percezione del pericolo. Ecco, appunto.

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