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  • Bolognamania:| Parola d'ordine, solidità

    Bolognamania:| Parola d'ordine, solidità

    In questo momento il Bologna di Stefano Pioli è una delle squadre più ostiche da affrontare dell'intero campionato di serie A: basterebbe un dato, quello che racconta di una sola sconfitta nelle ultime dieci partite, quella contro l'Udinese di Guidolin, con tutta la curiosità del mondo nel capire come sarebbe andata quella partita senza il rigore dell'1-0 che tale non era. Si credeva che lo stop contro i friulani potesse un po' spezzare il ritmo alla squadra di Pioli, e invece i rossoblù sono riusciti a trovare la vittoria nella partita più importante dell’anno, lo spartiacque casalingo contro il Novara, e poi hanno bloccato la Juventus, accarezzando per un'ora il sogno di essere la prima squadra a battere i bianconeri in questa stagione. Risultati ottenuti grazie a una grande solidità mentale, oltre che a quella tattica e fisica a cui il Bologna ultimamente aveva piacevolmente abituato i suoi tifosi.

    Per una squadra che più volte, negli ultimi anni, aveva sempre fallito le prove di maturità, questa settimana è stata davvero importante: contro il Novara chiuso a riccio infatti il Bologna - in una serata già di suo dalle mille emozioni, con il commovente ricordo del grande Lucio Dalla da parte del 'Dall'Ara' - ha saputo reagire anche al colpo psicologico del rigore fallito da Di Vaio, aspettando di trovare il varco giusto e trovando il meritato gol grazie a un ragazzo che sta abituando la gente di Bologna a gol pesanti come Robert Acquafresca. Centrato quel successo e tornati a +6 sul Lecce terz'ultimo, i rossoblù potevano avere anche una piccola flessione mentale visto che lo stesso Pioli aveva indicato Novara come gara della vita, al punto di minacciare di multe chi avesse parlato della Juventus prima della gara contro la squadra di Mondonico )poi esonerato dopo la sconfitta di Bologna).

    E invece contro la Juventus un'altra prova gagliarda, feroce: un primo tempo super a mettere sotto la squadra di Conte, poi la distrazione fatale e l'1-1 di Vucinic che ha complicato i piani del Bologna. Un altro passo verso quota 40 punti, comunque, e l'aggancio al gruppone di medio-bassa classifica con Atalanta, Genoa e Fiorentina, squadre dai mercati e dalle possibilità ben diverse rispetto ai rossoblù. Il tutto grazie a un impianto di gioco che prevede la diga Mudingayi-Perez in mezzo (domenica sarà curioso vedere come si adatterà il Bologna in casa Lazio senza l'uruguagio, squalificato) e una difesa a tre dove soprattutto i marcatori diretti, che siano Raggi, Cherubin o lo straordinario Antonsson, si esaltano. Superata la Lazio, il calendario del Bologna si ammorbidirà: serve un ultimo sforzo, al termine di una settimana durissima, per poi pianificare l'aggancio a quota 40 contro avversarie abbordabili.

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