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  • Bolognamania:| Stiamo lavorando per voi. Forse

    Bolognamania:| Stiamo lavorando per voi. Forse

    Il Bologna di Stefano Pioli è un cantiere aperto, ed essendo l'inizio di agosto è abbastanza normale, sia che si tratti di una squadra di calcio, sia che si tratti di un'autostrada. Chiusa la seconda parte del ritiro a Sestola, il Bologna è partito per la cinque giorni in Croazia, sul mare, ma il tecnico rossoblù continua a lavorare su un gruppo che è tutt'altro che completo. Finora i reparti numericamente a posto sono due: quello dei portieri (Curci sta pian piano trovando una forma accettabile) e il centrocampo, con Guarente e Perez che per motivi diversi sono ancora lontani da una condizione accettabile, e dove Abero continua a mostrare qualche spunto discreto, ma il suo periodo di adattamento si preannuncia ancora lungo. Difesa e attacco però mostrano ancora lacune da colmare, in particolare un reparto avanzato che soprattutto numericamente è poca cosa: la telenovela Gabbiadini si protrarrà oltre Ferragosto, Diamanti sta ancora smaltendo le scorie dell'Europeo, Ramirez è appena rientrato (e comunque ha già evitato al Bologna una figuraccia in amichevole contro la Giacomense) e su di lui resta la spada di Damocle del mercato.

    Il risultato è che Acquafresca, alle prese con un'eredità pesante come quella di Di Vaio, ha provato per quasi tre settimane con i vari Coda, Paponi, Rodriguez e gli altri esuberi che non faranno parte del prossimo Bologna. Di fatto, quasi venti giorni di lavoro persi, visto che Diamanti la prima amichevole l'ha giocata a Sestola (ed è ancora indietro) e Ramirez è arrivato da poco. Inoltre, Pioli non ha avuto alternative: non c'è l'attaccante di fisico capace di fare la guerra con le difese avversarie, e non c'è nemmeno Gabbiadini, ormai da settimane indicato come rossoblù. Normale poi che nelle amichevoli servano lampi di classe per evitare cocenti sconfitte o le punte restino a secco: intendiamoci, molte squadre al momento sono incomplete e hanno reparti lacunosi, ma Pioli nel giorno del raduno aveva parlato della sua voglia di creare un attacco migliore di quello dello scorso anno, e questo ritardo di certo non lo aiuta.

    In difesa, poi, l'unica certezza al momento è Antonsson; Natali è ancora comprensibilmente indietro e su Portanova pende la possibilità di una squalifica, che anche se da illecito passasse a omessa denuncia gli farebbe comunque perdere questo campionato. Ergo, a questo Bologna manca ancora tanto, e per una squadra che ha perso pezzi pregiatissimi - Gillet, Raggi, Mudingayi, Di Vaio, incrociando le dita per Ramirez, la cui cessione sarebbe un suicidio tecnico - questa situazione a meno di tre settimane dalla prima di campionato è un problema non da poco. Il cantiere insomma è ancora aperto, Pioli ci sta dando dentro ma per il momento dalla società non gli sono arrivati tutti gli strumenti necessari per portare la squadra ad essere pronta per le prime due giornate di campionato, dopo le quali ci sarà subito una sosta salutare. Peccato, perché Chievo in trasferta e in casa un Milan che ha cambiato tantissimo e deve ancora acquistare giocatori chiave sarebbero una buona chance per partire bene. A patto di chiudere in fretta il cantiere e dare a Pioli ciò che gli serve.

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