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  • Milan, Brocchi: 'Non sono pazzo'

    Milan, Brocchi: 'Non sono pazzo'

    Zitti tutti, ora parlo io. A pochi giorni dalla decisiva sfida contro la Juventus, ha preso la parola Cristian Brocchi, allenatore del Milan, finito sotto accusa per l'assenza di gioco e per i risultati scadenti che sono costati il sesto posto: "Nessuno pensa di non essere all’altezza, soprattutto se è una persona intelligente, che lavora, che ha passione e rispetta chi da vent’anni lo fa vivere bene. Io ho sputato sangue per questa maglia e continuo a farlo - sono le parole riportate da La Gazzetta dello Sport - Berlusconi? Mi ha chiesto come andava e mi ha detto che verrà a trovarci prima della finale. Mi sono preso del lecchino, dell’incompetente e ogni altro insulto. Ma il presidente non mi ha mai detto di far giocare questo o quello. Il mio futuro? Non dipende dalla Coppa Italia. Se anche dovessi vincere, dopo l’euforia iniziale sentirei le solite cose: “Non è all’altezza, eccetera”. Non penso al dopo-finale. In ogni caso di quest’esperienza mi resterà la consapevolezza di essere un allenatore. Sono convinto che il lavoro che propongo, se fatto nei tempi giusti, può portare dei risultati. E dopo i primi 35 giorni da allenatore del Milan mi sento ancora più forte caratterialmente".

    Sul rapporto con la squadra: "Qualcuno mi rema contro? Se avessi questa sensazione interverrei. Io credo che i giocatori vadano valutati su quattro componenti: tattica, tecnica, fisica, mentale. E il rendimento è alto se le quattro componenti sono più o meno in equilibrio. Contro la Juve è fondamentale che ogni giocatore abbia dentro di sé il veleno".
     
     

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