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  • Brozovic è tornato, ma con 'l'operaio del calcio' Borja Valero è tutt'altra Inter

    Brozovic è tornato, ma con 'l'operaio del calcio' Borja Valero è tutt'altra Inter

    • Alessandro Cosattini
    "Quando mi hanno chiamato, mi hanno chiesto di fare esattamente quello che facevo alla Fiorentina: essere regolare e fare bene il mio lavoro. Io sono un operaio del calcio”. A parlare è Borja Valero, il metronomo del centrocampista dell’Inter. Lo spagnolo si è raccontato ieri a Marca Plus, che lo ha definito il “nuovo Pirlo”. Il ruolo, però, è diverso rispetto a quello dell’ex Milan e Juventus. Pirlo è diventato Pirlo da regista, davanti alla difesa: tutto il mondo lo conosce così, anche se agli inizi della sua carriera giocava da trequartista. Borja Valero nell’Inter di Luciano Spalletti è più trequartista che regista. Lo dicono i fatti, le ultime giornate lasciano pochi dubbi: lo spagnolo è un regista avanzato, quel giocatore in grado di far viaggiare la palla con grande rapidità sulla trequarti, tra Antonio Candreva e Ivan Perisic. 


    LENTO MA VELOCE - Qualcuno obietta che Borja Valero sembra “cammini” in campo, ma l’ex Sindaco di Firenze non è mai stato un giocatore votato allo sprint, alla rapidità. Ma più alla velocità di pensiero. Spalletti lo voleva alla Roma e ora fatica a rinunciare a lui. Davanti alla difesa all’inizio della stagione o da trequartista da quando Marcelo Brozovic si è fermato per infortunio. Con Borja Valero sul terreno di gioco, Spalletti ha una cassaforte a centrocampo. Non è un caso che lo spagnolo abbia giocato 11 partite su 11, mai da subentrante, sempre da titolare. A Verona ha trovato il primo gol con la maglia nerazzurra, ma l’obiettivo di Borja non è segnare: lo spagnolo è il metronomo di tutte le manovre dell’Inter. Secondo i dati Opta, l’ex viola ha il 91% di passaggi riusciti in campionato. In 11 partite ha creato ben 9 occasioni da rete. 


    IL TREQUARTISTA - Con Borja Valero in campo, la qualità del gioco dell’Inter è cresciuta notevolmente in questa stagione. Marcelo Brozovic prima dell’infortunio muscolare era in grande crescita e aveva trovato due gol decisivi a Benevento, ma il KO e la contemporanea crescita di Borja hanno fatto pendere l’ago della bilancia dalla parte dello spagnolo. Spalletti a lui non rinuncia mai, i dati parlano chiaro. Dei centrocampisti, Borja è il più utilizzato: 881’ in campo da inizio stagione, davanti a Vecino (839’), Gagliardini (587’), Joao Mario (359’) e Brozovic (291’). Nella rosa nerazzurra, Borja si posiziona al settimo posto, alle spalle di Handanovic, Miranda, Perisic, Skriniar, D’Ambrosio e Icardi. L’ex Fiorentina è intoccabile per Spalletti e anche contro il Torino è il favorito per giocare dal 1’ sulla trequarti, dietro a Icardi. Perché Vecino e Gagliardini chiudono la cerniera davanti alla difesa e hanno trovato l’intesa quasi perfetta. E con Borja Valero da trequartista, libero di svariare su tutto il fronte offensivo, è tutt’altra Inter. Brozovic avrà sicuramente le sue chance sulla trequarti, ma il titolare è Borja Valero. E qualora dovesse giocare il croato, a restare fuori non sarebbe sicuramente Borja ma uno tra Gagliardini e Vecino (più il primo del secondo). D'altronde Spalletti quest'estate l'aveva detto: "Borja Valero sarebbe titolare anche nel Barcellona". 
     

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