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  • Buffon chiede rispetto per Superga: 'I morti non rompono i c...... a  nessuno'

    Buffon chiede rispetto per Superga: 'I morti non rompono i c...... a nessuno'

    Gianluigi Buffon, portiere della Juve, non ci sta. In una giornata felice per i colori bianconeri, dopo la vittoria contro il Monaco nella semifinale di Champions League, il numero uno azzurro ha voluto rivolgere un pensiero al Torino e alle vittime di Superga, condannando con un sentito appello su Facebook le scritte sui muri che insultano i morti di quella tragedia, e lanciando un messaggio ai tifosi in vista del derby di sabato sera: 

    "In una bella giornata post vittoria, il mio pensiero va ai cugini del toro, ai loro tifosi e a quei gloriosi giocatori che hanno reso orgogliosa la nazione intera e il popolo granata.

    Onore a voi campioni del Grande Torino, in eterno, e siano perdonati coloro che si macchiano di atti inqualificabili, come deridervi o mancarvi di rispetto ancor oggi che sono passati quasi 70 anni.

    I morti sono morti e non rompono i coglioni a nessuno. Vanno lasciati in pace e vanno rispettati, fossero anche i nemici ed i rivali più acerrimi che uno possa avere. Perché i morti hanno mogli, figli e nipoti e dar loro una seconda atroce sofferenza, oltre quella che hanno già patito, è disumano.

    W la rivalità.... W lo sfottò..... W il campanilismo..... W la sportività.... W la vita nella pienezza dei suoi sentimenti, alcuni nobili, altri magari un po' meno. Ma quando si scrivono frasi indecorose o inopportuni striscioni, probabilmente senza piena consapevolezza, si è più morti dei morti.

    Mi provoca ribrezzo e rabbia sentire torturare ancor oggi i nostri 39 angeli dell'Heysel: non macchiamoci delle stesse colpe. Siamo uomini. Dobbiamo distinguerci se vogliamo seminare qualcosa di duraturo e costruttivo per l'umanità che arranca. Non accontentiamoci d'essere mediocri e vili solo per rifarci di uno sgarbo subito.

    In certe situazioni è meglio essere vittime che carnefici perché i carnefici saranno condannati dalla vita a strisciare nell'inferno della loro vacua esistenza. Le vittime patiranno il male subito, ma poi capiranno che essere diversi dai propri aguzzini darà forza e sicurezza per affondare la vita su valori autentici e per farsi portatori di bellezza, coscienza, rispetto, lealtà, senza precludere nulla alla competizione o rivalità.

    Tifosi della Juve, mi rivolgo a voi perché so di potermelo permettere dopo tutto quello che abbiamo condiviso insieme.

    Tifosi della Juve, fatemi essere veramente orgoglioso di voi perché se pensiamo e crediamo davvero che lo stile Juve rappresenti e indichi dei valori meritevoli ed assoluti che ci caratterizzano, non è concepibile profanare e violare la sensibilità di chi ha sofferto e soffre ancora: non insudiciamo affetti, sentimenti e ricordi.

    Un abbraccio a chi crede che, anche e soprattutto nello sport, sia necessario essere uomini di buona volontà.
    Ora, domani, sempre e per sempre #FinoAllaFine!!!"

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