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  • Cagliari a porte chiuse:| Gioca la Primavera?

    Cagliari a porte chiuse:| Gioca la Primavera?

    Il Cagliari gioca in casa e per i tifosi è la solita settimana di passione, per quella che sembra sempre più una noiosa e ripetitiva telenovela brasiliana. Protagonisti il Cagliari, il Comune di Quartu e il prefetto, cambia solo lo special guest , stavolta la Sampdoria. Ma gli spettatori sono stanchi e pronti, questa volta, a invadere lo schermo.

    Il Comune di Quartu ieri ha rigettato la richiesta arrivata da viale La Playa per l'uso di Is Arenas: «L'amministrazione di Quartu - fanno sapere da via Porcu - nel formulare il diniego, ha richiamato il verbale numero 4 del 25 febbraio 2013 della Commissione Provinciale di Vigilanza sui locali di pubblico spettacolo, nel quale la stessa Commissione aveva espresso parere di non conformità dell'impianto al decreto ministeriale 18/03/1996 e archiviato la relativa pratica». Mentre oggi la Lega dovrà ufficializzare la sede della gara con i blucerchiati.

    LA LEGA CALCIO Proprio da Milano, dove ieri il direttore generale Francesco Marroccu ha incontrato rappresentanti di Lega e Figc, arrivano segnali importanti, in primis la nomina a responsabile per gli impianti e le infrastrutture di Achille Serra, ex senatore ed ex prefetto di Roma. La Lega c'è ma non può sostituirsi alle istituzioni. E il Cagliari, già da questa mattina, dovrà far sapere dove giocherà. Ma niente campo neutro e, stavolta, neanche porte chiuse. La squadra, infatti, senza tifosi sugli spalti, per protesta non scenderebbe in campo, dando spazio alla Primavera. Si cercherà di aprire almeno un settore, con ingresso dei tifosi fidelizzati.

    Anche Radja Nainggolan, ieri ospite negli studi di Sky, è tornato sulla vicenda. Prima un pensiero per il presidente Cellino: «Dobbiamo rimanere concentrati, sulla salvezza prima di tutto. E dare il massimo è l'unico modo che abbiamo per aiutare il presidente». Poi lo stadio: «È molto più bello, per dire, del Dall'Ara, dove abbiamo giocato domenica. E di tanti altri. Abbiamo spogliatoi perfetti, il manto erboso migliore d'Italia. Noi giochiamo sempre fuori casa ed è molto difficile. Con il Milan c'era un'atmosfera fantastica, è stato davvero bello con tutti i nostri tifosi».

    I SUPPORTER Tifosi che domani mattina saranno protagonisti con la manifestazione “Is Arenas is now”. Appuntamento alle 11 in piazza L'Unione Sarda, per un corteo pacifico che arriverà fin sotto la statua di Carlo Felice in piazza Yenne, monumento simbolo dei trionfi rossoblù. La società del Cagliari parteciperà con i suoi dipendenti (chiusi la sede di viale La Playa e i due store ufficiali), una rappresentanza dei 130 steward dello stadio, una delegazione delle squadre giovanili e forse qualche giocatore. Ci sarà anche Ivan Zazzaroni, il giornalista bolognese che da settimane segue la vicenda stadio su radio, tv e social network. Nel primo pomeriggio, poi, una delegazione dei tifosi, con lo stesso Zazzaroni, incontrerà il prefetto Giuffrida, chiedendogli di «intervenire con una decisione che consenta ai tifosi di vedere la squadra allo stadio almeno per questo scorcio di stagione», come dice Simona Cucchedda, una delle promotrici.

    MAURO PILI Infine, la battaglia del deputato del Pdl: «La Lega Calcio chiede di definire la sede per la partita in casa con la Sampdoria. Se qualcuno del Comune non firma (io resto disponibile a farlo, anche dopo le elezioni!), se il ministro resta a guardare, al Cagliari sarà assegnato uno stadio fuori dalla Sardegna. La squadra non andrà a giocare fuori, giustamente. Il campionato sarà truccato. Lo Stato sarà responsabile, ma non solo. È una giornata decisiva. Per quanto mi riguarda farò tutto quello che è possibile. È ora di reagire, è ora di fare l'appello». La telenovela continua.


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