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  • Cagliarimania:| Il tabù Sant'Elia

    Cagliarimania:| Il tabù Sant'Elia

    C'eravamo tanto amati. Tra il Cagliari e il Sant'Elia sembra svanito il feeling che li legava. Un tempo fortino quasi inespugnabile, un cosiddetto 'campo difficile', dove le squadre avversarie dovevano vendersi cara la pelle per uscire indenni, il Sant'Elia in questo campionato è diventato al contrario un ostacolo quasi insormontabile per i rossoblù. Gli avversari, bene o male, un punticino se lo portano a casa. Dopo otto gare casalinghe, il bilancio è desolante: cinque pareggi, due sconfitte ed una sola vittoria, che risale al lontano 17 settembre, quando i rossoblù, allenati ancora da Ficcadenti, ebbero la meglio sulla matricola Novara. Thiago Ribeiro e Larrivey firmarono i tre punti, prima di cadere nel letargo dal quale non si sono ancora svegliati.

    Penuria di vittoria alla quale si associa la sterilità in fase realizzativa: alle due reti appena citate si aggiunge il rigore trasformato da Conti contro il Bologna. Tre reti in otto partite è decisamente un misero bottino. Se confrontiamo l'andamento della squadra in casa nei precedenti campionati, questi dati appaiono ancora più sconfortanti. Nel campionato 2008-2009, il primo con Massimiliano Allegri in panchina, il Cagliari ha vinto cinque volte, perso due e pareggiato una, con all'attivo undici gol. Nella stagione successiva, sempre con l'attuale allenatore del Milan al timone, il bilancio è simile: quattro vittorie, tre sconfitte e un pareggio con ben sedici reti segnate.

    La scorsa stagione, con Bisoli prima e Donadoni poi, stesso bilancio dell'anno precedente, con tredici gol all'attivo. Sono dati che fanno riflettere. Se la squadra gioca male, segna poco e non vince, i tifosi piano piano si disaffezionano e preferiscono risparmiare i soldi del biglietto. Il Sant'Elia, già poco accogliente, diventerebbe ancor più desolante. Aspettiamo quindi con ottimismo la costruzione del nuovo stadio, ma sia ben chiaro che non basta. Perché nel rettangolo di gioco ci devono essere undici giocatori in grado di far appassionare e divertire chi paga il biglietto.

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