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  • Cagliarimania:| Un calcio alla noia

    Cagliarimania:| Un calcio alla noia

    Sarà un finale di campionato particolare per i tifosi rossoblù. Da un lato la preoccupazione per una seppur remota ma comunque non ancora scongiurata possibilità di retrocedere. Dall'altro la certezza di assistere (purtroppo davanti al tv, vista la ormai definitiva scelta di Trieste come sede delle gare casalinghe) a delle partite vere, e non, come è accaduto nelle ultime due stagioni, a delle prestazioni soporifere e con i giocatori già proiettati verso le mete vacanziere. Abbiamo ancora negli occhi le deludenti e noiose partite finali degli anni passati, con una squadra ormai salva e demotivata.

    Quest'anno non sarà così: ci sarà da lottare sino alla fine, visto che quattro punti dalla terz'ultima sono decisamente pochi e che il Lecce (che occupa appunto la terz'ultima posizione) sta inanellando una serie di risultati positivi che rendono la lotta per non retrocedere indubbiamente avvincente. Quindi un calcio alla noia e occhi incollati alla tv. Dopo la bella - ma sfortunata - partita contro il Bologna, nella quale la squadra di Ficcadenti ha dimostrato di essere viva e puntare con determinazione all'obiettivo della vittoria (lo dimostrano le diverse parate decisive di Gillet) sarà ancora l'Emilia ad ospitare i rossoblù nella loro corsa verso la salvezza. Domani a Parma, appaiata insieme al Cagliari a quota 38, entrambe le squadre giocheranno per i tre punti, fondamentali per fare un decisivo passo in avanti.

    Nonostante il tecnico Donadoni abbia rilasciato dichiarazioni benevole nei confronti della sua ex squadra, non provando alcun senso di rivalsa (seppure la sua avventura in rossoblù sia terminata in un modo tutt'altro che sereno), siamo certi che i suoi ragazzi ce la metteranno tutta pur di battere i rossoblù. E i ragazzi di Ficcadenti non saranno da meno. Il tecnico recupera Pinilla dopo il turno di squalifica, e non è poco. Pensando infatti alle numerose occasioni da rete create contro il Bologna, viene spontaneo affermare che se al centro dell'attacco ci fosse stato il cileno sarebbe stata tutta un'altra storia. Ma non pensiamo al passato: il futuro è domani al 'Tardini'.

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