Si è chiuso ieri, con il successo del Bari sul Livorno, il terzo turno di Coppa Italia; una competizione che in particolar modo negli ultimi anni ha perso molto del suo fascino competitivo. 'Ci sono troppe gare, troppe competizioni, e quindi l'attuale Tim Cup diventa poco attrattiva sia per i club che la giocano, sia per chi vuole vedere le gare in televisione o dal vivo - ha spiegato, ospite di Radio Toscana, Gigi Cagni -. Occorrerebbe una formula diversa, obbligando a far giocare i giovani'.

'Ho sentito dire che il nostro calcio non potrà mai essere ai livelli del Barcellona visto lunedì sera contro il Real Madrid, ma, come da noi conta il risultato, così accade anche in Spagna - ha aggiunto l'ex tecnico di Empoli e Parma -. Se i blaugrana non porteranno a casa dei trofei a fine stagione, qualcuno farà pagare il conto a Guardiola. Ho visto il lavoro di quest'ultimo l'anno scorso, e non fa cose così strane rispetto a noi in allenamento, solo che punta su elementi per altri sottovalutati, come Busquets, sapendo imporli. Il possesso palla del Barcellona è molto amato, ed in Italia il modello è seguito, con i suoi limiti, dal Bari, ma se i pugliesi non vincono una serie di partite poi la gente contesta il gioco di Ventura. Il vero problema del calcio italiano è che conosce i suoi limiti, ma non ce ne frega niente di sanarli. Ognuno guarda il suo orticello e, nel calcio, si accentuano le divisioni del nostro Paese'.

Da allenatore, Cagni prende anche le difese del collega Mourinho, squalificato per due giornate in Champions League per aver 'ordinato' le espulsioni a due elementi del suo Real Madrid. 'Queste cose le abbiamo fatte tutti, perchè noi allenatori un invito ai giocatori sotto diffida, prima di una gara, lo abbiamo sempre suggerito, senza problemi - ha concluso Cagni -. La differenza è che lo Special One lo ha fatto pubblicamente apposta, perchè lui è così. Mourinho sembra che inventi le cose, ma in realtà è tutto preparato. E' bravissimo a vendere bene la sua merce, è un genio a livello comunicativo, ed è eccezionale per far rendere i suoi uomini, ma dal punto di vista tattico non è un granchè, anzi, poca roba'.