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  • CALCIO ALLA TV. Sky in pole, Mediaset semiclandestina, Rai sbadigliante

    CALCIO ALLA TV. Sky in pole, Mediaset semiclandestina, Rai sbadigliante

     

     
     
    di Andrea Scanzi per Il Fatto Quotidiano
     
    "Squadra che vince non si cambia". Questo il motto di Paola Ferrari, la donna illuminata d'immenso che querela tutti coloro che osano ironizzare sulla sua perenne sovraesposizione. Parlava, con toni teneramente entusiastici, della nuova edizione della Domenica Sportiva.
     
    Ancora su RaiDue, ore 22.35. Da Beppe Viola a Ferrari & Bacconi: la teoria evolutiva a volte è un'ipotesi. Se non altro, rubriche satiriche e social network avranno sin troppa ispirazione (anche se, alla lunga, quelle luci "smarmellate" per camuffare i segni del tempo mettono più che altro malinconia). La Rai cambia poco. C'è Varriale, c'è 90° minuto. La pessima copertura degli Europei - un po' meglio con le Olimpiadi - non ha portato consiglio. Elefantiaci si nasce. E si rimane. Confermata anche Victoria Cabello a Quelli che il calcio (dal 16 settembre).
     
    A Mediaset si è deciso di staccare la spina a Controcampo. Dopo una lenta agonia, coincisa con l'arrivo di Alberto Brandi al posto di Sandro Piccinini. La scorsa stagione, al capezzale, era stato chiamato Giuseppe Cruciani. Non ha funzionato (anche se c'era molto di peggio). Gli scazzi Mughini-Canalis sono lontani. Il calcio è dirottato a Mediaset Premium: Callegari, Pistocchi, Galli, Paparesta, Serena. In squadra anche Sacchi, Cesari, Lele Oriali. E Pierluigi Pardo prima voce. Programmi ben fatti, ma ancora un po' di nicchia.
     
    La chiusura di Controcampo, nata nel '98, testimonia un ridimensionamento che segue quello del patron Berlusconi sul fronte Milan. La sensazione è anche quella di un troppo che ha stroppiato. In Inghilterra non ci pensano neanche a trasmettere partite al sabato: se vuoi vederle, vai allo stadio. In Italia, invece, è (era?) una esondazione di chiacchiericcio. Rigorosamente superfluo.
     
    La tendenza - benché minima - alla sottrazione si riscontra anche a Sky, uscita rafforzatissima dalla strepitosa copertura di Londra 2012. Per ora, dei campionati esteri, trasmetterà solo la Premier League. Sky Calcio Show, dalle 17, vedrà ancora Ilaria D'Amico. Accanto a Massimo Mauro e Luca "Stanis La Rochelle" Marchegiani, il rutilante Gianluca Di Marzio e (finalmente una bella notizia) Giorgio Porrà.
     
    Non mancheranno Alessandro Bonan e le omelie di Mario Sconcerti. Solita sfida di ugole tra Fabio Caressa - molto più umile, e quindi più gradevole, quando ha raccontato il nuoto alle Olimpiadi - e Maurizio Compagnoni. Il resto sono Sportitalia, Eurosport e le tivù locali, tra ultrà insopportabili e Crudeli inconsolabili.
     
    Riassumendo: Sky in pole position, Mediaset (Premium) semiclandestina, Rai sbadigliante. Tutti alla ricerca di nuovi Zenga iracondi, Mourinho tracimanti e Conte da difendere (guai a esser cattivi, quando si parla di calcio in tivù). Comunque vada, sarà cazzeggio. Non sempre riuscito.
     

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