Intervistato ai microfoni di RTL 102.5 all’interno della trasmissione “Password” con Nicoletta Deponti e Gabriele Parpiglia il difensore dell’Atalanta Guglielmo Stendardo, compagno di squadra del calciatore Andrea Masiello arrestato oggi nell’ambito dell’inchiesta sul Calcioscommesse, ha dichiarato:

Possibile che in campo non si abbia la percezione che una partita sia taroccata. A te è mai capitato?

“Sinceramente non mi è mai capitato. Purtroppo questa è  una storia che fa male al calcio, credo che questo sport, soprattutto in questo momento, debba ritrovare quella credibilità che è fondamentale per i tifosi che ci seguono e che guardano le partite a casa con tanta passione e entusiasmo. Io da sportivo posso soltanto esprimere l’altissima fiducia che ho nella magistratura sia ordinaria che sportiva e mi auguro che siano scoraggiate e isolate le condotte illecite che fanno male al calcio e allo sport in generale. Quindi tolleranza zero, e mi auguro che i processi siano rapidi e che venga fatta chiarezza.”

Che cosa hai pensato quando hai letto la notizia dell’arresto di Masiello?

“Dal punto di vista umano è scioccante, è brutto. Credo che di questo ne abbia già parlato stamattina il Direttore Marino e abbia già chiarito la posizione dell’Atalanta sia dal punto di vista societario che umano. La società aveva anche sospeso Masiello, subendo anche un danno patrimoniale oltre che tecnico.”

Voi avete un mestiere di privilegiati, perché un calciatore arrivate a fare una cosa del genere?

“Io credo che dietro questo sistema ci sia, come è ben noto, la malavita organizzata e che quindi un calciatore possa commettere delle ingenuità dettate forse dall’inesperienza data la giovane età. Poi ogni caso è soggettivo e ogni caso va analizzato molto attentamente. “