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  • Calcioscommesse:| Carobbio non convince con Italiano

    Calcioscommesse:| Carobbio non convince con Italiano

    L'accusatore dà pochi dettagli davanti al Tnas.
    Confronto con Italiano: Carobbio non convince.
    Non se le sono «dette» di santa ragione, né urlate sul muso le loro verità. L’inedito faccia a faccia sul calcioscommesse, davanti al Tnas, tra Filippo Carobbio (l’accusatore) e Vincenzo Italiano (squalificato 3 anni, con 2 punti di penalità per il Padova), del confronto all’americana ha avuto nulla. È stato un duello di cachemire, una sfida di sguardi e domande poste da Maurizio Benincasa (presidente del collegio). Italiano ha potuto solo ascoltare le risposte di chi l’accusa. Nella «Tevere» d’un Olimpico fresco di derby s’è ridiscusso di Padova-Grosseto (1-0, marzo 2010) per il quale Carobbio accusa Italiano d’avere telefonato a Turati, suo compagno in Toscana, taroccando la gara. Quando Turati esce («Potevo stare a casa ma la bugia di Carobbio va cancellata…») aveva il volto spento e il parlare a scatti di chi sa d’avere un futuro alle spalle. Maglione e jeans larghi, ampi come i rimpianti. «Pensate, Carobbio avrebbe detto d’avere origliato la telefonata…». [...] Al piano di sopra verbalizzano. Ascoltano il dottor Nassuato: curava Italiano e, steso sul lettino, telefonava a Turati. «Hanno parlato di formazione, se giocava Pinilla o meno….» giura il medico, non la richiesta al difensore di fascia (Turati) di spalancargli la porta. Il medico è preciso, ma non ricorda il risultato finale: l’1-0 sperato. Quando Carobbio esce, cala il cappuccio della felpa sul capo. «Non commentiamo» assicura un legale. Carobbio ha brillato poco anche di fronte alle domande: non ha chiarito dove Turati aveva ricevuto la telefonata, quando, a che cifra avrebbe venduto il Grosseto. Poco dettagliato, ma non evasivo. Dopo l’assoluzione di Gheller pronto un altro schiaffo alla sua credibilità?


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