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  • Campio-nati: Puskas, ci manchi. Auguri a Edmundo, che preferì il Carnevale alla Fiorentina

    Campio-nati: Puskas, ci manchi. Auguri a Edmundo, che preferì il Carnevale alla Fiorentina

    Non posso fargli gli auguri perché è entrato nella rosa della squadra dell'altro mondo nel 2006, ma  è doveroso rendere omaggio, in quello che era il giorno del suo compleanno, ad una vera e propria leggenda calcistica: FERENC PUSKAS,nato a Budapest il 2 aprile 1927. I gol erano il suo pane quotidiano e ne segnò a valanghe: 83 in 84 partite con la Nazionale ungherese, 357 in 354 matchs con l'Honved e 153 in 179 gare col Real Madrid. Non a caso a lui è stato intitolato il premio, collegato al Pallone d'Oro, per il più bel gol dell'anno. Dotato di un tiro micidiale (“i portieri cominciavano ad aver paura quando era a 35 metri dalla porta” disse il suo compagno Raymond Kopa), eccelleva anche nel dribbling e spesso segnò scartando anche il portiere. La sua Ungheria era invincibile vinse le Olimpiadi nel 1952 e fu sconfitta soltanto nella finale del mondiale svizzero del 1954 con la Germania, che avevano peraltro battuto per 8-3 nel primo turno. In tale occasione però i teutonici, immaginando di perdere comunque, avevano schierato le riserve. Compreso Werner Liebrich, a cui fu assegnato il compito di “occuparsi” delle caviglie di Puskas. Compito eseguito brillantemente perché il campione magiaro fu costretto a uscire e a saltare le due partite successive (compreso il burrascoso quarto di finale col Brasile, al termine del quale entrò però in campo e spaccò una bottiglia in testa a un brasiliano), rientrando soltanto, ma in condizioni non ottimali, per la finale. Ciò non gli impedì di segnare, dopo appena 6 minuti, il gol del momentaneo vantaggio. Nel 1956, durante la rivoluzione d'Ungheria, si sparse la notizia che fosse morto nel corso degli scontri. In realtà si trovava all'estero con l'Honved e decise di non tornare in patria. Per questo motivo l'UEFA lo squalificò per due anni, impedendogli di disputare partite ufficiali in Europa. Nel biennio girovagò disputando, amichevoli qua e là, compresa quella, il 27 gennaio 1958, con la maglia del Signa, avete letto bene, il Signa contro la seconda squadra dell'Empoli. Puskas si trovava in Toscana ospite del dirigente del Signa Renato Bonardi, che aveva intavolato una trattativa per farlo ingaggiare dalla Fiorentina, dopo che c'erano stati degli abboccamenti con Inter e Juventus che però avevano rinunciato, spaventate dall'età, aveva già 31 anni e dal sovrappeso (era ingrassato 10 kg). Non si fece però spaventare il Real Madrid (anche se il tecnico Cariglia ironizzò chiedendo se avessero acquistato anche la sua pancia). D'altra parte i chili in più non inibiscono la classe, come ha dimostrato anche Maradona, e come dimostrò allora Puskas. Giocò coi galacticos fino al 1966, a quasi 40 anni, dopo di che intraprese una carriera da allenatore giramondo, senza concludere granché, se non col Panathinaikos, che guidò alla finale di Coppa dei campioni 1970/71, persa contro l'Ajax di Cruijff. Proprio pochi giorni fa è risultato vincitore della Legends World Cup, sconfiggendo Maradona, Messi e Cristiano Ronaldo.

    Passiamo ai viventi, al genio e sregolatezza di EDMUNDO, 1971, noto anche come O Animal. Talento allo stato puro, mandò in delirio i tifosi di Fiorentina e Napoli, ma purtroppo non era supportato da un carattere degno di un campione. Famosa rimase la sua fuga al carnevale di Rionel 1999, lasciando la Fiorentina in piena lotta per lo scudetto, ma con Batigol infortunato. Lui, in una intervista a Playboy, dette la sua versione dei fatti: ”In quel periodo la Fiorentina era in ritardo con il pagamento degli stipendi. E nel contratto c’era sempre la clausola per tornare in Brasile a Carnevale. Ne approfittai per chiedere gli stipendi arretrati. Arrivò la partita in casa contro il Milan. Eravamo primi in classifica. Quel giorno, Oliveira si infortunò, poi si infortunò anche Batistuta e la riserva Esposito entrò e si fece espellere. Arrivò il lunedì e non mi pagavano. Presi un aereo e tornai in Brasile. La domenica seguente, era Carnevale, la Fiorentina giocò contro l’Udinese e perse. In attacco dovette giocare il terzino sinistro Serena. Il Milan vinse in casa e ci superò. Mi diedero la colpa di tutto. Dicono che fu a causa del Carnevale. Tornai. La partita successiva la vinsi praticamente da solo contro l’Empoli. Ma il Milan non perse più e vinse il campionato. Ah, non mi pagarono comunque. Per avere i soldi dovetti andare in tribunale”. In Brasile è stato riconosciuto colpevole per la morte di tre persone in un incidente avvenuto a Rio nel 1995. Pur essendo soprannominato O Animal, riuscì a far imbestialire gli animalisti quando  ingaggiò un circo a domicilio per allietare la festa del figlio, tra cui uno scimpanzè. Fece bere al primate fiumi di birra e whiskey e poi lo buttò fuori di casa,

    MIRALEM PJANIC, 1990, talento bosniaco della Roma, anche se insistenti voci di mercato lo danno in partenza verso il Chelsea

    Chi è già approdato tra “Blues” è il portiere MARCO AMELIA 1982, che dalla Lupa Roma, di cui è presidente onorario, è stato ingaggiato da Mourinho, per fare il secondo portiere dopo l'infortunio di Cortois “Non mi ha cercato Mourinho. L'ho cercato io. Lo conosco dai tempi di Milano. Quando Courtois (n° 1 del Chelsea ndr) si è infortunato non ci ho pensato un secondo e ho spedito un sms a uno dei suoi collaboratori: “Prendetemi fino a gennaio, sono a disposizione e in salute” .L'ingaggio, poi  è stato prolungato fino a giugno

    Auguri esteri anche a IBRAHIM AFELLAY, 1986, centrocampista, nazionale olandese dello Stoke City, dove si sta specializzando nel tiro allo steward.

    Buon compleanno anche a

    JACOPO DALL'OGLIO, 1992 centrocampista del Brescia
    SIMONE ALDROVANDI, 1994 difensore del Modena 
    LUCA CRESCENZI, 1992  difensore del Pisa
    GABRIELE ROLANDO, 1995 difensore del Matera, in prestito dalla Sampdoria
    GIANVITO MISURACA, 1990 trequartista del Bassano


    e, risalendo nel passato, a

    AMOS ADANI 1946 portiere di Modena e Bologna, uno degli “eterni secondi”
    ALESSANDRO FRAU 1977, attaccante, 7 partite in serie A con la Roma, nel 1998-99, ritiratosi da poco perché, vista l'età, dicevano che ormai giocasse...in poltrona (battutaccia)
    AMBROGIO BORGHI 1946, ex difensore, bandiera del Varese
    DANIELE PASA, 1965 ex Udinese, era riserva di Zico, che gli insegnava a tirare le punizioni

    Auguri finali al TRAPANI, che compie 111 anni

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