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  • Cantona: Moratti, il kung fu e la battaglia alle banche. Ventola, idolo di Thohir. Questione di Sentimenti...

    Cantona: Moratti, il kung fu e la battaglia alle banche. Ventola, idolo di Thohir. Questione di Sentimenti...

    • Cesare Bardarossa Bardaro
    Auguriamo il BUON COMPLEANNO a

    ERIC CANTONA, 1966, che compie 50 anni. Francese di Marsiglia, ma di padre sardo e madre catalana. Eletto “calciatore del secolo del club” dai tifosi del Manchester United. Il 25 gennaio 1995 ha ribaltato la tradizione che vuole i calciatori picchiati dai tifosi, abbattendo con un colpo di kung fu un tifoso del Crystal Palace che lo aveva insultato. Fu squalificato per nove mesi e condannato per aggressione dalla giustizia civile a 120 ore di lavoro socialmente utile. Anche il tifoso del Crystal Palace fu condannato a una settimana di prigione. In tribuna c'era anche Massimo Moratti, che era andato a visionarlo. Ancora oggi non è chiaro cosa il tifoso abbia urlato a Cantona. All’epoca, Simmons raccontò di aver preso in giro Cantona dicendogli che avrebbe fatto la doccia prima del previsto. Secondo altre testimonianze riportate dal Guardian, Simmons avrebbe urlato: "Tornatene affanculo in Francia, bastardo di un francese". In un’intervista successiva, Cantona ha spiegato: "La gente ti dice cose del genere un milione di volte, e un giorno, improvvisamente, tu non le accetti più. Perché? Non si tratta di quelle parole in particolare. Si tratta di una sensazione che provi in quel momento. Reagisci in un giorno preciso, ma le parole sono le stesse che hai sentito milioni di volte: e quindi è impossibile prevedere quando uno possa reagire". Durante una conferenza stampa tenuta dopo la sentenza, pronunciò una delle frasi più famose nella storia del calcio: "Quando i gabbiani seguono il peschereccio è perché pensano che verranno gettate in mare delle sardine".  Nell'ottobre 2009 propose che, per manifestare in maniera efficace contro il sistema e farlo crollare senza usare armi né violenze, la gente dovrebbe attaccare le banche, ritirando in massa i propri soldi dai conti. “È molto facile fare la rivoluzione oggi. Il sistema in cosa consiste? Il sistema gira intorno alle banche. Il potere si fonda sulla banche, quindi deve essere distrutto a partire dalle banche. Se i tre milioni di persone che sono in strada con i cartelli vanno in banca e tutte insieme ritirano i propri soldi, queste crollano. Tre milioni, dieci milioni, e le banche crollano”. Giudicando a distanza di 7 anni, anche alla luce dei casi tipo Banca Etruria,  possiamo dire che purtroppo Cantona non è riuscito nel suo intento. Si è dato anche al cinema e nel 2009 ha interpretato se stesso nel bellissimo "Il mio amico Eric" del vincitore dell'ultimo Cannes Ken Loach.
    Lui stesso ha realizzato il documentario "Les Rebelles du foot" (I ribelli del calcio). Il film racconta la vita di cinque calciatori "esemplari" per le loro lotte al di fuori del campo. La scelta di Cantona è caduta su l'ivoriano Didier Drogba, il cileno Carlos Caszely, l'algerino Rachid Mekhloufi, il brasiliano Sócrates e il bosniaco Pedrag Pasic. Ognuno di loro ha vissuto infatti una storia extracalcistica a suo modo unica.
    Frutto del suo impegno sociale fu anche l'annuncio della sua candidatura alla presidenza francese nel 2012. In realtà era un bluff, finalizzato ad attirare l'attenzione su un'iniziativa, portata avanti con l'associazione Abbè Pierre,  per risolvere i problemi dei senzatetto e diminuire il prezzo degli affitti delle abitazioni. 
    Per chiudere con Cantona, ecco alcune delle sue frasi più celebri:

    "Non giocavo contro un avversario, giocavo sempre e solo contro l'idea di perdere.
    Credo che Raymond Domenech sia il peggior allenatore del calcio francese da Luigi XVI".

    "Georg Best nella sua prima seduta d'allenamento in Paradiso, giocando da ala destra ha fatto girare la testa a Dio, per sua sfortuna schierato terzino sinistro. Vorrei tanto mi tenesse un posto nella sua squadra. Best, non Dio".

    (Dopo il fallo di mano decisivo commesso daThierry  Henry nello spareggio per le qualificazioni mondiali Francia-Irlanda, terminato 1-1) ”Quello che mi ha sconvolto è che questo giocatore, alla fine della partita, davanti alle telecamere, si è seduto vicino ad un giocatore irlandese per confortarlo – quando lo aveva appena fregato! Fossi stato un irlandese, Henry non sarebbe durato tre secondi.”

    “Tratta il pallone come una ragazza: accarezzalo.”

    MASSIMO MAURO, 1962, ex centrocampista di Catanzaro, Udinese, Juventus e Napoli. Smise nel 1993, a 31 anni: "Meglio così, non capisco quelli che vanno avanti a giocare fino a 40 anni, che arrancano in campo col culone, meglio lasciare un bel ricordo". Nel 1996 eletto deputato con l'Ulivo. Nel 2006 eletto consigliere comunale a Torino. E' iscritto al PD. E' un ammiratore del presidente della Lazio: "I peggiori sono i dirigenti e il sottobosco di personaggi che gli girano attorno: quelli non capiscono niente, ma niente di niente. Lo dimostra il fatto che per avere diritto di parlare di calcio si comprano le squadre. Tipo Lotito". A quest'ultimo è però accomunato dal fatto che si è procurato, recentemente, le simpatie dei tifosi di Carpi e Frosinone, dichiarando su SkySport, al termine di Palermo Lazio: "Spero che Zamparini non cambi Novellino. Non se lo merita, io spero che i rosa rimangano in Serie A. L’Italia intera ha bisogno del Palermo in A, tifo per i siciliani”. Come commentatore televisivo è molto apprezzato, al punto che su Facebook è stata creata la pagina “Odio Massimo Mauro”. Non lo odiano, ma neppure lo amano. Andrea Scanzi: "La sua comunicazione, dopo una vaga propensione iniziale alla causticità, si sta ormai attestando su un placido quieto vivere. Funziona così: se c'è l'eretico da distruggere, si infierisce (vedi Zeman).Se c'è il potente da riverire, ci si inchina (vedi Conte). Domenica, in particolare, l'allenatore della Juve è stato celebrato con ogni onore: "Quanto sei bravo Antonio", e quanto sei giusto, e innovativo, e magari pure bello. Una celeste corrispondenza d'amorosi sensi. Mauro era così affascinato da Conte da smettere (quasi) di fissare Lady Ilaria. Da una parte il cuore, dall'altra il potere. Difficile farli coincidere. E questo, il coraggioso Massimo, lo sa bene”. E Aldo Grasso, critico televisivo del Corriere della Sera: ”Le grandi domande sono cambiate. Chissà se nello spazio siamo soli oppure c’è qualcuno che non vediamo... alieni... Ma la vera domanda è: perché Sky Sport si tiene ancora Massimo Mauro? È il commentatore più indisponente che ci sia, arrogante, tendenzioso, furbetto e sommo paraguru. (...)Le grandi domande sono cambiate, ma la vera domanda è: con tutti i soldi che Sky spende per i diritti sportivi, perché rovina tutto con i commenti di Massimo Mauro? Sto parlando del personaggio, di ciò che appare in tv, non della persona che non conosco. Sky ha giornalisti molto preparati, "seconde voci" di tutto rispetto (Luca Marchegiani, Beppe Bergomi), ha avuto il coraggio e la fortuna di trovare Ilaria D’Amico e poi rovina tutto con il sorrisetto esasperante di Massimo Mauro. Capisco che Sky debba stare attenta, nella scelta dei commentatori, al suo bacino di utenza, ma forse Gianluca Vialli, Giancarlo Marocchi, sono più che sufficienti. A volte, non basta essere stato deputato dell’Ulivo, aver fatto il presidente del Genoa, aver giocato con Platini, Zico e Maradona per essere all’altezza del compito".  

    NICOLA VENTOLA, 1978, quasi omonimo dell'ex governatore della Puglia, ex attaccante di Bari, Inter, Bologna, Atalanta, Siena, Crystal Palace, Torino, Novara
    Una carriera costellata dagli infortuni: "Undici in tutto. Facevo parte della Nazionale Under 21 che nel 2000 vinse l’Europeo, e di quella squadra molti hanno vinto il Mondiale. Nel 1998, la settimana precedente a una partita con la Spagna a Salerno, ricevetti una telefonata dal ct Zoff. Mi preannunciò che sarei stato titolare. La domenica però mi ruppi il collaterale e persi il treno. È il mio rimpianto maggiore". 
    Era comunque l'idolo di Thoir, che nel 2013, al momento dell'insediamento, dichiarò  "Il mio giocatore preferito dell'Inter è Nicola Ventola". "Per il presidente sarebbe stato facile fare nomi più importanti ma il fatto che abbia detto il mio lascia intendere che capisce di calcio ed è ben informato..". Vive a Dubai, dove fa l’opinionista per Abu Dhabi Media.

    Buon compleanno anche a
    ADEL TAARABT, 1989, ala sinistra marocchina del Benfica B, al Milan da gennaio a giugno 2014. A Lisbona si segnala soprattutto per la frequentazione fuori orario di discoteche.

    EMMANUEL LEDESMA, 1988, attaccante argentino del Rotherhnam, serie B inglese, ex Genoa, Salernitana, Novara, Crotone.

    FEDERICO AMENTA 1979, difensore della  Virtus Lanciano
    ANDREA MARCONI, 1985, centrocampista del Como  
    PIETRO VISCONTI, 1989, difensore dell'Avellino
    LEANDRO CAMPAGNA, 1994, attaccante del Latina

    GIUSEPPE CARILLO, 1965, ex centrocampista di Ascoli, Torino, Venezia, Ternana, Fidelis Andria, Maceratese, Santegidiese, Chieti è il fedele vice di Beppe Iachini
    ROBERTO BOSCAGLIA, 1968, allenatore del Brescia. Ha portato il Trapani dalla serie D alla B. Nel marzo 2015 fu sostituito da Serse Cosmi
    DIETER MIRNEGG, 1954, ex difensore austriaco. Giocò nel Como  nel 1981-82 in sostituzione di Vierchowod, passato alla Fiorentina
    ADRIAN MIHALCEA, 1976, ex attaccante romeno, ha giocato nella serie B italiana nel  Genoa, 2002-03, e Verona, 2003-04.
    OLIVIER RENARD 1979, ex portiere belga di Udinese, Modena e Napoli

    GIACOMO CENETTI, 1989, centrocampista del Bassano
    VITTORIO TRIARICO, 1989, ala destra de L'Aquila
    MATTEO BACHINI, 1995, difensore del Tuttocuoio

    Il 24 maggio era nato anche
    ARNALDO SENTIMENTI, 1914-1997, ex portiere del Napoli, secondogenito di 5 fratelli tutti calciatori. Era infatti noto come Sentimenti II. Gli altri erano, nell'ordine,  Ennio, primo, (su di lui mancano altre notizie), Vittorio, terzo, (1918, centrocampista di Juve, Modena, Lazio e Torino), Lucidio, quarto (1920, il più noto, portiere di Modena, Juve, Lazio, Vicenza e della Nazionale,) e poi c'è l'ultimo, il quinto, che però i genitori, per confondere ulteriormente le acque, chiamarono PRIMO. Mi ricorda la battuta di Woody Allen in Amore e Guerra: “E c'erano il vecchio Grigorij e suo figlio, il giovane Grigorij. Stranamente il giovane Grigorij era più vecchio del vecchio Grigorij. Nessuno riusciva a capire come fosse andata".
    Comunque Primo, che poi era il quinto, era nato nel 1926,  e fu difensore di Modena, Bari, Lazio, Udinese, Parma. Ah, stavo per dimenticarlo, c'era anche il cugino Lino, centrocampista del 1929 che giocò nel Modena ed è ovviamente noto come Sentimenti VI. A lui Battiato dedicà la sua canzone “Sentimiento nuevo”

    Buon compleanno, infine, a

    AURELIO DE LAURENTIIS, 1949, presidente del Napoli che non festeggerà tagliando la torta, ma il panettone (battutaccia cinefila)

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