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  • Cassano: 'No alla Cina, firmo in bianco per chi crede in me. Buffon continua a giocare, non capisco Costacurta'

    Cassano: 'No alla Cina, firmo in bianco per chi crede in me. Buffon continua a giocare, non capisco Costacurta'

    Antonio Cassano (35enne attaccante ex Bari, Roma, Real Madrid, Sampdoria, Milan e Inter) ha dichiarato in un'intervista al Corriere della Sera: "Sono un uomo felice. Ho solo un rimpianto, quello di aver trattato male il presidente della Samp, Riccardo Garrone. Per il resto rifarei tutto. E quello che ho sbagliato l'ho pagato, giusto così". 

    NO ALLA CINA - "Voglio capire se posso ancora farcela, servono un presidente e un allenatore che abbiano fiducia in me al 100%, altrimenti lasciamo stare. Se invece li trovo, sono pronto. Firmo in bianco, di soldi ne ho guadagnati abbastanza. Un'esperienza in Cina? Stupidate. Per me tutti sono liberi di fare ciò che vogliono, ma chi va a giocare in Cina dovrebbe dirlo che lo fa per i soldi. Non ricordo neppure il nome della squadra che mi vuole. In Brasile? Questa la ricordo, il Botafogo. Ma non fa per me. Non gioco da un anno, non è tutto questo tempo. Comunque mi alleno tutti i giorni, con il programma del mio ex preparatore, Tibaudi. E tre volte a settimana gioco a tennis, con il mio commercialista. Si chiama Paolo Colangelo, vince sempre lui, per ora. Io sono nato per giocare a calcio". 

    FIGC - "Per me c'è una sola persona nata per fare il presidente della Federcalcio: Damiano Tommasi. Competente, leale, non ruba. Io non sono credibile? Bene, chiedete di Damiano a Totti, Montella, Maldini, e vi diranno la stessa cosa. In Figc siamo ridotti male, serve una persona che conosca i problemi, che non faccia parole, ma fatti. Costacurta è stato nominato vicecommissario? Non lo conosco, non personalmente. Faceva il commentatore in tv, ora passa a fare il dirigente. Opinione mia, non è una bella cosa. È come se un giornalista volesse fare il calciatore". 

    TOTTI - "L'ho appena sentito al telefono. Mi ha detto che stava seguendo l'allenamento. Non ci ho più visto: 'Che guardi a fare l'allenamento, tu devi ancora giocare'. Rideva. Totti 10, in assoluto". 

    BUFFON - "E' il numero 1. A Bergamo ha parato di tutto, come fa uno così a non giocare più? Un portiere può andare avanti fino a 45 anni. Io fui l'ultimo a segnargli un gol prima che battesse il record di imbattibilità: 973 minuti? Con la Samp, ma alla fine perdemmo. Il terreno era bagnatissimo, feci gol con la punta del piede. O Gigi lo freghi sul tempo, oppure con lui in porta non passa un ragno. Per me la Juve vincerà ancora lo scudetto". 

    ALLEGRI - "In tv non perdo una partita del Barcellona, anche Valverde è uno di quegli allenatori che piacciono a me. Come Allegri. Diceva a Ibra 'fai Ibra', a me 'fai Cassano', a Thiago Silva 'fai l'uno contro uno'. Valverde, perso Neymar, mette Messi sempre nelle condizioni di giocare da Messi e vuole che Suarez faccia gol visto che è, prima di Higuain, il centravanti più forte del mondo". 

    MAZZARRI - "Quindici anni fa fu Capello a inventarmi falso nueve e poi Mazzarri, alla Samp. Mazzarri ha sempre fatto la fortuna dei suoi attaccanti, è stato così anche con me. Quando faceva le esercitazioni teneva la squadra in campo per ore e gli diceva, il 'matto lasciatelo stare, lui fa un po' di tiri'. Il matto ero io". Non mi ha voluto all'Inter? Mazzarri non mi ha mai fatto nulla di male, sono cose raccontate da altre persone. A Marassi non sono più tornato e ora il sabato è tutto dedicato ai miei figli. Anche loro hanno sempre voglia di giocare". 

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