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  • Cataniamania:| Mai dimenticare la Juve

    Cataniamania:| Mai dimenticare la Juve

    Sono passati diversi giorni da Catania-Juventus, e nel frattempo la squadra di Maran ha già giocato e pareggiato contro l'Udinese e si prepara ad affrontare il match casalingo di domenica contro la Lazio. Il campionato di Serie A in questa fase è più frenetico di altri periodi, e di certo non c'è il tempo di piangere sul latte versato. Nell'ambiente rossazzurro, però, quel che viene difficile è dimenticare davvero ciò che è accaduto al 'Massimino' contro la capolista. Da più parti si dice che sia meglio archiviare il brutto ricordo dei lunghissimi momenti che hanno accompagnato l'annullamento del goal di Gonzalo Bergessio. Lo dice (ma probabilmente non lo pensa) anche la società rossazzurra, che deve guardare avanti senza lasciarsi distrarre da ciò che ormai appartiene ad un breve e triste passato. E' fuor di dubbio però che la rabbia è ancora viva in tutti coloro che vogliono bene al Catania, dai dirigenti ai giocatori, passando ovviamente per i tifosi. 

    Non si può dimenticare quanto è accaduto, e del resto perchè mai dovremmo farlo? Questo interrogativo non vuole coincidere con una polemica gratuita né vuol essere un incitamento contro qualcuno: semplicemente si vuole capire perchè tutto debba scorrere rapidamente, perchè si debba mettere una pietra sopra su quanto accaduto. La partita tra Catania e Juventus non verrà mai ripetuta, questo è sicuro (anche se ci piacerebbe solo sapere che differenza passi tra errore di valutazione ed errore tecnico, che secondo il regolamento sarebbe elemento essenziale per la ripetizione di un match). Domenica scorsa a Catania è successo qualcosa di grosso e nessuno vuole puntare il dito verso qualcuno in particolare, ma è anche vero che se qualcuno sbaglia dovrebbe essere fermato, anche soltanto 'simbolicamente' per una giornata, proprio come si fa con il giocatore che commette fallo da ultimo uomo o ingiuria l'arbitro, finendo per essere cacciato dal campo e saltando qualche partita.

    Nessuno poi mette in dubbio il fatto che la Juventus sia la squadra più forte d'Italia, che l'anno scorso abbia vinto il campionato meritatamente e quest'anno guidi la classifica con altrettanto merito. Resta il fatto però che, malgrado i numerosi tentativi della Vecchia Signora di segnare al Catania, in 96 minuti e mezzo siano stati proprio gli uomini di Maran a fare l'unico goal regolare. Ecco perchè non si possono accettare le frasi di chi giudica il goal annullato a Bergessio come unico episodio di una partita dominata dai bianconeri; ed ecco perchè il Catania dovrà sempre tenere ben impresso quel momento e prendelo come un insegnamento. Lo dice anche la storia della partita contro l'Udinese, che evidenzia come non ci si possa mai cullare o accontentare di nulla.

    Il goal di Totò Di Natale al 93' sa di beffa almeno quanto quello di Vidal su fuorigioco di Bendtner, ed è per questo che bisogna trarre giovamento da ciò che si spreca per demeriti propri o altrui, cercando di cominciare a raccogliere il più possibile e subito quanto si semina durante il match. A prescindere dalla classifica un po' peggiore di una settimana fa, il Catania continua probabilmente ad essere la sorpresa di questo campionato, ma le belle parole non bastano più, non ci si può più accontentare, perchè prima o poi se non sei concreto l'avversario ti sorprende e la butta dentro una volta in più di te. Serva d'insegnamento dunque Catania-Juventus, così come Udinese-Catania, e si faccia di tutto per limitare al massimo banali errori di concentrazione e di presunzione. Bisognerà farlo contro la Lazio, che anche senza Klose non si può assolutamente sottovalutare, ma anche quando il ricordo e la rabbia di quella 'maledetta domenica' saranno meno vivi di adesso.

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