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  • Cesenamania:| Bye bye Jimenez

    Cesenamania:| Bye bye Jimenez

    Di certo Igor Campedelli non si aspettava che le sue vacanze in Sicilia si sarebbero rovinate così presto; se da un lato, infatti, il presidente bianconero aveva di certo messo in conto di dedicare maggior tempo al cellulare che allo splendido mare isolano, dall'altro non credeva certo di vivere un mercoledì così nero. E invece la giornata di ieri ha visto sgretolarsi una fiduciosa speranza e soprattutto vanificarsi una trattativa difficile e brillantemente risolta con l'ex patron della Ternana Longarini: Luis Jimenez ha infatti deciso di smettere di essere un calciatore per diventare il capriccio di uno sceicco, accasandosi per quattro stagioni all'Al Ahli negli Emirati Arabi. Il macigno sull'umore, sul progetto e sulle stesse vacanze del presidente del Cesena è arrivato ieri pomeriggio, poche ore dopo le rassicuranti dichiarazioni del direttore tecnico Minotti che aveva rinviato ogni decisione al weekend; peccato che il dt non disponesse delle stesse notizie che pochi minuti dopo già circolavano negli ambienti, con indiscrezioni insistenti sulla incredibile scelta del cileno.

    Sì perché, siamo onesti, giocare negli Emirati a 27 anni non è propriamente come essere in serie A; tolti i ricchi contratti, è qualcosa di più simile ad essere un criceto che corre in una gabbia con tanto di ruota dorata... Luis Jimenez, però, ha scelto di accettare l'importante offerta della sua nuova società, che effettivamente avrebbe fatto riflettere molti, moltissimi, calciatori e non. Tuttavia - perché c'è un tuttavia - sembra incredibile che dopo una stagione in cui El Mago ha dimostrato di essere un fuoriclasse e di avere una determinazione importante, egli abbia deciso di non mettersi più in gioco, di non misurarsi non tanto con la serie A, ma con l'Europa in generale. Le emozioni, le tensioni, le paure di chi si gioca qualcosa di importante, Jimenez ha deciso di lasciarle ad altri e di dare loro un prezzo, quei due milioni a stagione per quattro anni che, forse, sono davvero capaci di comprare anche la passione di fa calcio.

    Onestamente, però, mi è difficile capire come possa un giocatore nel pieno della maturità fisica e psicologica e in pieno rilancio anche con la propria Nazionale, anticipare una scelta che con un buon procuratore avrebbe potuto semplicemente posticipare di 5-6 anni. C'è poi il capitolo riconoscenza: Cesena, e Campedelli nello specifico, lo ha di fatto strappato alla gabbia di Longarini, dimostrando di credere in lui un anno fa quando nessun altro lo aveva fatto e confermandogli la propria stima in questi giorni, portando a termine una trattativa difficile ed economicamente importante. Purtroppo, però, a giochi fatti il tempo e le energie spese sono state inutili. A Jimenez non può che andare un in bocca al lupo per la propria relativamente ambiziosa scelta di vita.

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