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  • Cesenamania: una onlus bianconera

    Cesenamania: una onlus bianconera

    Ogni buon tifoso è conscio che nel calcio oltre ad agonismo, gol e spettacolo capita anche di assistere ad avvenimenti che poco hanno a che fare con il mondo dello sport. Non si tratta dei soliti luoghi comuni come la violenza negli stadi o la finanza applicata al pallone ma alla ben più suggestiva componente che puntualmente porta al ripetersi di fatti che si vorrebbero evitare. La natura di tale componente rimane un mistero: per alcuni magia, per altri il rovescio della medaglia della scaramanzia. Fatto sta che a Cesena, da molti anni, certi eventi si ripetono con impressionante costanza. E chi ha nel cuore il cavalluccio non sempre sorride.

    Contro il Cesena tutti ritrovano gloria e gol, soprattutto gli ex. La doppietta Parolo Candreva (entrambi in gol in Lazio - Cesena) alla seconda giornata di campionato ne è solo l’esempio più recente. Nico Pulzetti, attuale tesserato bianconero, circa un anno fa segno un euro gol che valse al Siena il punto conquistato al “Manuzzi”. Come se non bastasse l’episodio più incredibile ha visto protagonista una vera e propria bandiera cesenate: Maurizio Lauro. Centoquarantotto presenze in bianconero distribuite in sei anni di permanenza non sono bastate ad evitare l'impensabile. Il terzino trovò il gol dopo ben dieci anni di astinenza durante Cesena - Ternana dello scorso novembre, punendo la sua ex-squadra proprio fra le mura amiche. Un evento più unico che raro. 

    Oltre i calciatori la onlus bianconera assiste senza indugi anche gli allenatori. Avversari straziati e panchine all’ultima spiaggia trovano con il Cesena nuova linfa per riprendere a correre. Tanti tifosi ricorderanno l’avvento 2013, reso amaro dalla sconfitta casalinga per mano di un Padova all’epoca disastrato tecnicamente e già avviato alla retrocessione. All’interno di quello stesso campionato arrivò poi la debacle inaspettata sul campo del Cittadella, anch’essa in profonda crisi di risultati e prestazioni. Molto più recente è invece la resurrezione palermitana avvenuta pochi giorni fa proprio contro i bianconeri. I presupposti per fare salva la panchina di mister Iachini d'altronde c'erano tutti: squadra in difficoltà proveniente da una brutta sconfitta, allenatore in bilico e piazza in subbuglio. Ovviamente poi è arrivata la vittoria al novantunesimo su calcio piazzato.

    Il motivo di tutto questo è impossibile da ricercare. È difficile capire come mai il Cesena diventi puntualmente la vittima prediletta di bisognosi e "ammalati" così come è difficile prendersela con allenatore e giocatori. Ancora più difficile fare finta di niente passando sopra le continue beffe maturate in questi anni. Non rimane quindi che accettare serenamente il fatto che tifare Cesena è notoriamente sinonimo di sofferenza e afflizione senza dimenticare che quando arrivano le soddisfazioni difficilmente peccano di intensità. E in questo caso tifare Cesena torna ad essere un piacere.

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