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  • Chelsea, è l'anno zero. Conte, firma in arrivo tra domenica e lunedì

    Chelsea, è l'anno zero. Conte, firma in arrivo tra domenica e lunedì

    • Andrea Distaso
    Fuori dalla Champions League ancora una volta per mano di un Paris Saint Germain dimostratosi superiore, a 10 lunghezze da quel quarto posto ultima speranza di poter ripresentarsi l'anno prossimo al tavolo delle big d'Europa e con la sola FA Cup come obiettivo realmente concreto rimasto a disposizione del gruppo di Hiddink. Comunque si concluderà questa stagione, il prossimo sarà l'anno zero del Chelsea al tredicesimo di presidenza di Roman Abramovich. Il progetto Mourinho-bis è tristemente naufragato dopo circa un anno e mezzo e ad Antonio Conte, erede designato dello Special One dopo l'interregno del tecnico olandese, toccherà ripartire dalla macerie, esattamente come è avvenuto nell'estate 2011, quando ereditò una Juventus reduce da due settimi posti consecutivi e fuori dalle coppe.

    I SOLDI NON BASTANO PIU' - La situazione migliore, quella in cui l'attuale ct della Nazionale ha sempre dimostrato di esaltarsi, di esprimersi al meglio delle proprie possibilità e, parole sue, quella che ha sempre auspicato quando aveva iniziato a mandare nei mesi scorsi i primi segnali di addio alla Federcalcio. E in effetti sono tante le cose che potrebbero cambiare al Chelsea la prossima estate, perchè le tante campagne acquisti multimilionarie di Abramovich dal 2003 ad oggi hanno sì portato in dote 4 Premier League, una Champions e un'Europa League (solo per citare le conquiste più importanti", ma anche 12 allenatori diversi e un senso di continua precarietà, di impossibilità di creare un progetto pluriennale. 

    STELLE IN PARTENZE - Sarà una rivoluzione e per accettare una sfida affascinante come quella di allenare in Premier League e di confrontarsi con mostri sacri come Guardiola, Mourinho e Klopp, Conte ha ricevuto rassicurazioni dal magnate russo che non si baderà a spese per ricostruire una formazione immediatamente competitiva. Ma da chi ripartirà il nuovo Chelsea? Difficilmente da John Terry, con un rinnovo che non arriva per il 35enne difensore inglese, quasi sicuramente senza un Hazard ai ferri corti con l'ambiente dopo il cambio di maglia a metà partita di ieri e sempre più in orbita Real Madrid. E che ne sarà di uno tra Oscar, Fabregas e Willian? Troppi tre centrocampisti di chiara vocazione offensiva tutta in campo in una squadra che con Conte dovrà ripartire dall'equilibrio difensivo, dall'agonismo a tutto campo e dal singolo messo al servizio del collettivo. 

    CHI ARRIVA? - Dovranno arrivare, come minimo, un difensore centrale di esperienza internazionale in grado di guidare i giovani Miazga e Zouma, un centrocampista in grado sia di interdire che di costruire e un centravanti che verosimilimente possa sostituire un Diego Costa tentato dal ritorno all'Atletico e con maggiore prospettiva dell'ispano-brasiliano. Sarà anche un Chelsea che dovrà tornare a puntare con forza sui talenti del suo settore giovanile, gente che anche quest'anno si sta facendo valere in Youth League, o quelli in giro per l'Europa a farsi le ossa. Sarà l'anno zero, ma Conte è pronto ad accettare la sfida, perchè è quando il gioco si fa duro che i duri cominiciano a giocare.

    IL GIORNO DELLA FIRMA - Nel frattempo, si apprende da Sky Sport che la firma sul contratto che legherà Conte al Chelsea per le prossime tre stagioni avverrà tra domenica e lunedì prossimo, quando il ct azzurro incontrerà insieme al fratello che ne cura gli interessi i vertici del club inglese. L'allenatore leccese andrà a percepire circa 6,5 milioni di euro a stagione.

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