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  • Chievo, Sorrentino:|'Facciamo piangere il Diavolo'

    Chievo, Sorrentino:|'Facciamo piangere il Diavolo'

    «Rispetto per tutti, paura per nessuno»: Stefano Sorrentino ricicla un classico per raccontare il suo stato d'animo in vista di Milano dove, sabato pomeriggio, i gialloblù misureranno le virtù dei rossoneri di Ibra e Allegri.
    Perché «quest'anno loro hanno anche più qualità rispetto all'anno scorso», quando decise un siluro di Seedorf a 90' già superato, «ma noi sappiamo dove possiamo prenderli».
    L'aria insomma è serena dalle parti di Peschiera, sede del lavoro infrasettimanale gialloblù. Ma i pensieri, sotto sotto, piuttosto bellicosi.

    A dispetto delle strombazzate ambizioni rossonere - senza contare il valore, anche patrimoniale dell'organico - e dei disgraziati precedenti (due pareggi, l'ultimo dei quali nel 2004, e ben sei sconfitte). Ma Sorrentino, battuto due volte su due a San Siro, sponda Diavolo, ha una gran voglia di riscrivere la storia: «I numeri dicono che la nostra è una delle difese meno battute della Serie A», ricorda. «Compattezza, stabilità, equilibrio. E se io riesco a tenere lo zero alla casella dei gol subiti davanti abbiamo sempre qualcuno che può far gol».
    Di più: «Il mio bilancio personale col Milan a San Siro parla di due ko di misura per cui è il momento di invertire la tendenza. Ovvio, parliamo di una grande avversaria, ma noi abbiamo dimostrato di potercela giocare con chiunque, soprattutto in trasferta. E anche a Milano faremo le stesse cose fatte nelle altre due trasferte. So che possiamo giocarcela bene e non vedo perché non potremmo mettere assieme anche qualche punto ».
    Il ricordo dello 0-1 griffato Seedorf scotta ancora. Anche perché, oltre alla beffa della sberla incassata in pieno recupero, non mancarono polemiche e veleni, in particolare dopo il gol del possibile vantaggio gialloblù tolto - ingiustamente - a Yepes: «Sì, era una partita speciale in ottica scudetto. Perché il Milan, in caso di vittoria, avrebbe avvicinato decisamente l'Inter capolista. E l'Italia si divideva tra i gufi pro-uni e i gufi pro-altri».
    Sorrentino glissa sulla svista arbitrale: «Fu una gran bella partita che noi giocammo davvero bene», spiega. «E la differenza, alla fine, la fece la giocata di un grande campione come Seedorf».
    Che forse sarà nuovamente in campo dal 1'. Anche se nessuno probabilmente spaventa di più di Ibrahimovic, valore aggiunto del Milan di Allegri: «Ma loro davanti hanno tante opzioni e comunque tanta qualità. Se non farà gol lui ci proverà qualcun altro».
    Chi invece potrebbe ritrovarsi nuovamente in panchina, in un avvio di stagione non troppo prodigo di occasioni, è proprio il grande ex di turno, Mario Yepes, per il quale si vocifera addirittura di un possibile ritorno alla base (gialloblù): «Di questo non parlo. Mi pare una cosa piuttosto improbabile, almeno al momento. Ma ho sentito Mario, so che sta bene.E sabato lo rivedrò volentieri», rivela Sorrentino.
    Che a proposito della condizione della squadra chiarisce: «La pausa ci ha dato sicuramente una mano. In questi giorni abbiamo lavorato bene e ricaricato alla perfezione le batterie. Siamo pronti ormai. Novità tattiche? Il mister non è abituato a darci grandi indicazioni ed è difficile pensare a come sarà il Chievo di sabato. Ma non cambieremo modulo», ammette il portiere. «In trasferta riusciamo sempre a ottenere molto e sono sicuro che continueremo su questa strada. Anche perchè fa ormai parte del nostro dna».


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