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  • Chievomania: ed è già derby

    Chievomania: ed è già derby

    Undici anni dopo torna la stracittadina. Cambia tutto a Verona. Perché l'Hellas ha saputo risollevarsi dalla polvere. Aveva rischiato di finire addirittura in C2. Con pazienza e sofferenza si è ripreso la A. E per il Chievo è tempo di riflessioni. In dodici anni la società di Luca Campedelli ha operato bene sul campo. Ottenendo anche un doppio accesso all'Europa. Sul territorio, però, la storia è nota. Per tradizione e consenso il Verona va considerato la prima squadra della città.

    Sul piano economico e sportivo, invece, la società della Diga ha dimostrato di valere la categoria e di meritare il consenso di chi a Verona tifa indistintamente per i colori giallo e blu. Lo zoccolo duro dei tifosi, tuttavia, è di fatto molto esiguo rispetto al popolo dell'Hellas.

    Certo, il Chievo deve andare per la sua strada. Come ha sempre fatto. Ma il fenomeno Hellas potrebbe avere effetti collaterali indesiderati. Spostare, cioè, consensi. Andando a risucchiare quei tifosi della 'terra di mezzo', affascinati dal fatto che il Chievo, in questi anni, ha offerto sempre la serie A.

    Ora più che mai Sartori e Campedelli dovranno essere bravi a fidelizzare una volta di più i propri sostenitori, rendendo la prossima stagione del Chievo accattivante e coinvolgente. Il Verona oggi è passione, entusiasmo, voglia di rinascita. La risposta del piccolo Ceo dovrà essere all'altezza. In attesa, naturalmente, dei due derby. Momenti significativi di una stagione che verrà vissuta nell'eterno rincorrersi delle due squadre. Undici anni fa iniziava la Favola. Oggi potrebbe iniziare il periodo aureo del Verona di Setti. Il derby è già iniziato


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