Gioco di parol. Palo al palo? O Palo in campo? Alberto Paloschi potrebbe essere ceduto dal Chievo nella finestra di mercato invernale. Vero? Il direttore Sartori si è affrettato a dire che il giovane attaccante bresciano non si muoverà. Potrebbe essere la vera verità. Potrebbe essere solo una copertura. Resta il fatto: Paloschi, giovane virgulto di scuola rossonera, si trova a vivere un momento particolare.

Fastidioso. Non ancora difficile. I gol arrivano con il contagocce. Corini in più di un'occasione ha mostrato di non considerarlo un titolare inamovibile. Alberto ha regalato fiammate. Che scaldano per un attimo, però. Troppo poco per conquistare la critica. Troppo poco per essere considerato attaccante pronto a spiccare un uleriore balzo verso l'alto.

Ed allora le voci di mercato sul suo possibile trasferimento altrove, in questo caso il Bologna, sono più che autorizzate. Paloschi ha 24 anni. Buoni colpi ed un fiuto passeggero per il gol. Fin qui gli è mancata la continuità. Ma il tempo delle sentenze è ancora lontano. Corini potrebbe utilizzarlo parti time. Il Milan, titolare della metà del cartellino, resterà alla finestra. Di sicuro Paloschi deve battere un colpo. Per non restare al...Palo. E correre il rischio di finire fuori dal giro delle punte che contano. Il tempo c'è. Ma chi ha tempo...