Forse tornerà. Magari presto. Prestissimo. Ma Luca Rigoni, considerato fino a poco tempo fa giocatore irrinunciabile per il Chievo, è finito nell'oblio. Stranezze del calcio. Oggi ti dà, domani ti toglie. E tutto accade ad alta velocità. Che cosa è successo? Rigoni si è infortunato circa tre mesi fa ed è stato costretto a passare il testimone a Bradley. L'americano è cresciuto a dismisura nelle sue prestazioni fino a diventare titolare inamovibile della mediana gialloblù.

Niente da dire. Le scelte di Di Carlo si sono rivelate essere inappuntabili per gli equilibri e gli interessi di squadra. Ma Rigoni è finito addirittura in tribuna, e conoscendo il valore che lo stesso tecnico gli ha sempre attribuito, si pensava potesse essere utilizzato, al suo rientro, in maniera diversa. Invece, zero assoluto. Strano, ma vero. Pare poi che il giocatore stia pagando anche il fatto di avere rilasciato dichiarazioni al miele quando la trattativa con il Palermo sembrava essere in dirittura d'arrivo.

Si racconta anche di un confronto molto acceso con il direttore sportivo Sartori. Punto di svolta di una situazione inedita, che avrebbe creato una sorta di frattura tra le parti. Capita. E Rigoni è finito in seconda linea. Per il Chievo oggi non esiste un caso Rigoni. Fa specie, però, veder correre la squadra gialloblù senza il suo guerriero della mediana. Incedibile, intoccabile. Ma ultimamente dimenticato. In attesa, magari, di nuova gloria. Perchè alla fine tutti potrebbero vivere felici e contenti.