Intervenuto in conferenza stampa in vista della sfida fra Juventus e Sassuolo, Antonio Conte è tornato, normalmente sulla sfida di Champions persa contro il Galatasaray: "Dovremo essere bravi a far vedere a tutti che sappiamo rifarci. Fallimento? Ma quale fallimento? Se ben ricordo come obiettivo avevo messo ad inizo anno di vincere la Champions League, poi lo scudetto e poi la Coppa Italia. Si, si avevo proprio parlato di triplete (ride ironico ndr.).

Stuzzicato, nuovamente, su ciò che è mancato alla squadra, il tecnico ha precisato come in Italia ciò che manca sempre è: "il tempo. Si vuole tutto e subito, si pensa che dall'oggi al domani si possono mettere in piedi squadre in grado di fare la guerra contro formazioni più strutturate. Noi abbiamo fatto un miracolo nel tornare competitivi in Italia fin da subito. L'anno scorso siamo arrivati ai quarti e se quest'anno il cammino non è stato buono, soprattutto all'inizio, è ancora di più testimonianza che ci vuole tempo. Chi pretende tutto e subito non ha mai vinto. C'è un percorso da portare avanti, con le relative cadute. Questa Champions non è più quella che giocavo io. Ci sono squadre con cui economicamente è dura rapportarsi. Vedere una squadra italiana in finale di Champions da qui ai prossimi anni sarà molto molto dura".

Tornando al presente, Conte si è concentrato sul prossimo impegno contro il Sassuolo: "Oggi è importante parlare del presente e non del passato. Il presente si chiama Sassuolo, che ha bloccato in casa le due più vicini concorrenti. Dobbiamo stare attenti perché non c'è due senza tre e io faccio gli scongiuri. Dobbiamo essere bravi a non pensare al passato e a concentrarsi solo al presente. Scenderà in campo la miglior squadra in assoluto sapendo che in settimana ci sarà anche l'impegno in Coppa Italia".