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  • VIDEO Cannavaro: 'Juve fortissima in Italia e in Europa'

    VIDEO Cannavaro: 'Juve fortissima in Italia e in Europa'

    Presentazione della finale di Coppa Italia 2016 nella sede della Lega Serie A: il trofeo viene affidato a due ex campioni del mondo, due ex giocatori di Milan e Juventus, che porteranno lo porteranno a Roma, dove si svolgerà la finale. Si tratta di Fabio Cannavaro e Gennaro Gattuso, accompagnati dal presidente di Lega Maurizio Beretta: ecco tutte le dichiarazioni.

    BERETTA - "Ringrazio Milan e Juventus e il dottor Galliani per la partecipazione, porto i saluti di Marotta che non ha potuto esserci. Da qui parte l'ultimo pezzetto della Coppa Italia che fa parte del patrimonio consolidato della Serie A, la formula che utilizziamo da qualche anno l'ha rivitalizzata dal punto di vista degli ascolti e le fasi finali sono nei primissimi posti negli ascolti. Cannavaro e Gattuso rappresentano il meglio e il bello del calcio italiano, hanno vinto tanto e insieme il Mondiale 2006 per il quale siamo infinitamente grati. La finale sarà un momento importante per il calcio italiano, per milioni di tifosi, è molto importante per un profilo istituzionale vorrei ringraziare il Presidente della Repubblica per la disponibilità a partecipare all'incontro e siamo emozionati per avere un'udienza dal Papa il giorno prima, motivo di particolare orgoglio".

    GATTUSO - "Innanzitutto siamo orgogliosi perché il nostro gruppo è il primo che ha vinto questa Coppa nell'era Berlusconi, 2003. Essendo milanista fin da piccolo quando scendevo in campo mi sentivo capitano, capo ultrà e presidente, quando indossavo la maglia la sentivo addosso. Il calcio era una passione che è diventata lavoro, l'avrei fatto anche guadagnando un decimo. Allenare? Per farlo bene non basta essere stato un grande giocatore, bisogna sapere chi hai di fronte. Il calcio è cambiato negli ultimi 20 anni, i ragazzi sono più preparati e tu devi esprimerti nel modo giusto, farti capire in breve tempo ed essere coerente. Era più facile giocare a calcio che fare l'allenatore. Mondiale 2006? Abbiamo fatto una grande cosa e abbiamo una chat con i campioni di quel mondiale. Ora alleno una squadra e la mia responsabilità è pensare a quello, fa sempre piacere quando ci ripensiamo. Quando hai condiviso qualcosa di importante ogni volta che ci si rivede si parla di cose bellissime e il rapporto diventa più forte".

    CANNAVARO - "Non so se è in buone mani la Coppa, nel 2006 noi l'abbiamo rotta (ride, ndr). La Coppa la snobbavano tutti, ma quando la alzi è gratificante. Rappresento la Juve oggi che è una squadra fortissima, vince in Italia ed è andata vicina a vincere in Europa. Il calcio giocato non mi manca, anche Rino penso: abbiamo fatto per anni a grandissimi livelli e possiamo ritenerci soddisfatti. Ora abbiamo intrapreso un'altra carriera da allenatore. Il mio modello? Gattuso (ride, ndr): ha la sua personalità e prova a trasmettere le sue esperienze. Mondiale 2006? Quando rivedo le immagini mi emoziono, più di quanto non si facesse 10 anni fa, all'epoca non realizzavo".
     

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