Ancora loro, ma la Lazio ha un Klose in più. Per la seconda stagione consecutiva i biancocelesti si contendono con l'Udinese l'ultimo posto utile per la qualificazione in Champions League, l'anno scorso il quarto e quest'anno il terzo. 'L'Europa League può essere determinante - l'opinione del doppio ex Stefano Fiore - a un certo punto sarà necessario fare una scelta'. Una corsa lunga praticamente un girone, fino al possibile spareggio del 'Friuli', in programma il 29 aprile. La scorsa stagione, alla giornata numero 36, la spuntarono i bianconeri in casa - 2-1, doppio Di Natale e poi Kozak - e la Lazio si vide sbarrare la strada verso la Champions. Il duello si ripete stavolta, un testa a testa - 41 punti l'Udinese, 39 la Lazio - tra due squadre che hanno molto in comune (un campione guida), sono fuori dalla Coppa Italia e ancora dentro all'Europa League, ma che partono da principi opposti.
Perché Lazio-Udinese è anche esperienza contro freschezza. Reja, però, ha una squadra ridotta all'osso dal vuoto di mercato e dai continui infortuni - Brocchi, dopo il consulto in Olanda, ha evitato l'operazione ma tornerà almeno tra tre settimane e Dias, stiratosi col Milan, farà oggi esami - mentre Guidolin ha messo su un impianto che gira a prescindere da chi scende in campo: 'Sarà una lotta incerta fino alla fine - ancora Fiore - la sfida si può decidere con un episodio'. La Lazio ha fatto 19 punti in casa e ben 20 in trasferta, frutto di 6 vittorie esterne e 2 pareggi. L'Udinese, invece, al 'Friuli' le ha vinte tutte a parte il pareggio con la Juve (31 punti), mentre lontano dal suo stadio ha vinto solo due volte. Sull'episodio incideranno probabilmente i campioni, Di Natale e Klose. Sulla corsa, però, peseranno anche altre questioni. 'Tutte e due le squadre puntano sull'attacco - l'analisi di Fiore -, tecnicamente i valori sono da entrambe le parti, anche se la Lazio è più anziana. Ma ad Udine ci sono meno pressioni. Per esperienza diretta posso dire che alla Lazio lo stress è molto più forte e questo dato può fare la differenza'. Classifica in equilibrio come il 2-2 di dicembre all'Olimpico e un campione per parte. Al netto dei problemi diversi tra le due squadre, il crack potrebbe essere Hernanes, finalmente tornato lui contro il Milan: 'Ha grande qualità e può valorizzare una squadra solida come la Lazio - conclude Fiore, che giocava nello stesso ruolo del brasiliano -. Se trova continuità può essere il valore aggiunto, senza la continuità non si è campioni'.
(Corriere della Sera - Edizione Roma)
