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  • Crotone-Juve, le pagelle di CM: promosso Rincon, rimandato Pjaca

    Crotone-Juve, le pagelle di CM: promosso Rincon, rimandato Pjaca

    • Michele Santoro & Nicola Balice

    Crotone-Juventus 0-2

    CROTONE


    Cordaz 5,5: legge la distinta con le formazioni e si fa il segno della croce. L’attacco bianconero inizialmente gigioneggia e lui cala un po’ di tensione. Errore. Sulla prima rete poteva fare qualcosa in più.

    Rosi 5,5: oggi l’esperienza doveva portarla lui; lo fa fino ad un certo punto, ovvero fino al vantaggio juventino.

    Ceccherini 5,5: l’approccio alla gara è senza sbavature, come spesso è successo in questa stagione. Quando Hiuguain e Mandzukic decidono di rientrare nei loro corpi, non può fare muro.


    Ferrari 5,5: trema per la prima volta, come tutta la retroguardia, solo al 45’ e, considerando la potenza di fuoco che Allegri gli ha messo contro, non gli pare vero. I gol bianconeri lo riportano sulla Terra.

    Mesbah 5,5: è stato l’ultimo giocatore, di quelli in campo stasera, a segnare alla Vecchia Signora: era il 2011 e vestiva la maglia del Lecce. Quel giorno i salentini fecero l’impresa, oggi il miracolo non si è ripetuto

    Sampirisi 5,5: sul suo binario si alternano Pjaca e Dybala, non proprio due passati di lì per caso. Tra le due ali è quella che deve dare più man forte alla difesa: lo fa, anche se così rinuncia a qualsiasi sogno di gloria.

    (dal 70’ Acosty 5: Entra per dare più brio ma fallisce totalmente).

    Capezzi 5,5: prova a spaventare Buffon con un tiro da fuori, ma il tentativo non è degno del capitano della nazionale. Anche lui, come il compagno di reparto, è troppo timido.

    Barberis 5,5: la Juve ha fatto, in media, l’80% di possesso palla in questo match; va da sé che la palla tra i suoi piedi sia transitata poco e niente. Khedira e Rincon non sfornano una delle loro migliori prestazioni, ma lui si fa intimorire lo stesso.

    Stoian 6: il migliore dei suoi. Con i pochissimi palloni che ha a disposizione cerca di fare gioco,
    saltare l’uomo, trovare la porta, ma predica nel deserto. Sconsolato.

    Tonev 5: in questo campionato lo si è visto veramente pochissimo. In questa partita resta fedele al trend stagionale.

    (dal 78’ Trotta s.v.)

    Falcinelli 5,5: che la coppia Bonucci-Rugani non fosse quella empolese composta da Costa e Bellusci, infilata tre volte, lo sapeva anche un bambino. Tiene poco palla in avanti e di conseguenza la squadra viene schiacciata. L’impressione è che non potesse far di più. Abbandonato.

    (dall’84’ Suljic s.v.)
     

    All. Nicola 5,5: “Come si ferma la Juve? Beh, se non si presentassero non sarebbe male…”, così Nicola alla conferenza stampa prepartita. Al di là delle battute, non proprio una bella iniezione di fiducia per i suoi. La gara sembra mettersi su un binario inaspettato ma poi la Juve decide di fare la Juve. Nessuno ha potuto nulla contro il “killer instict” bianconero, figuriamoci lui. La partita da vincere era quella di Palermo.


    ​JUVENTUS

    BUFFON ng: in gita a Crotone.

    DANI ALVES 5.5: chiamato ad occupare un ruolo da fulcro del gioco aggiunto, sbaglia in termini di misura e scelta quasi ogni giocata in un primo tempo disastroso. Nella ripresa riduce i rischi e limita gli errori, fino al cross che ispira il gol del vantaggio (77' BARZAGLI ng).

    BONUCCI 6: quando c'è da scavalcare il centrocampo, meglio lui di Dani Alves. In fase di contenimento non è praticamente mai messo sotto pressione. Non digerisce l'ammonizione su Falcinelli.

    RUGANI 6.5: il suo lo fa bene, lavorando sempre con tempismo e pulizia di intervento.

    ASAMOAH 6.5: prestazione ordinata, senza sbavature. È infine decisivo con l'inserimento aereo che porta al tapin di Mandzukic, così come da uno suo spunto nasce l'azione dello 0-2.

    RINCON 7: corre e si propone, non è lui che può accendere la lampadina ma è lui che può tenere corta la squadra e fare legna. Missione compiuta, con quell'assist per Higuain che diventa la classica ciliegina sulla torta.

    KHEDIRA 6: praticamente gioca sempre, lui si amministra in un sistema che lo fa sentire a suo agio, a non incide (69' PJANIC 6.5: quando entra la Juve deve solo gestire il vantaggio, con lui il possesso palla guadagna qualità. Abbonato ai legni, colpisce un palo con un tiro al volo devastante).

    PJACA 5.5: ha atteso così tanto questo momento, che arriva in campo scarico come non si è mai visto. Parte a destra, poi Allegri lo sposta a sinistra passando alla doppia torre, ma lui non reagisce come ci si sarebbe aspettato. Solo a partita chiusa torna a farsi vedere. Rimandato (88' STURARO ng).

    DYBALA 6: campo piccolo e intasato, prova a fare qualcosa senza trovare mai il varco giusto. Ma nel primo tempo si sarebbe anche guadagnato un rigore...

    MANDZUKIC 6.5: per scardinare la difesa calabrese finisce per fare ben presto il centravanti di posizione, palloni non ne arrivano e non si nota mai. Poi brucia tutti sulla respinta di Cordaz dopo il colpo di testa di Asamoah, trovando un gol da rapace e tutt'altro che facile.

    HIGUAIN 7: sullo 0-0 è quello che più si danna in ricerca del gol, creando pericoli pur non riuscendo a concretizzarli. Il gol è da manuale tra movimento e controllo.

     

    All. ALLEGRI 6.5: il turnover è necessario ancor più che giusto, la Juve gioca con pazienza senza incantare in attesa del gol che arriva dopo un'ora esatta. La sensazione è che ottenga il massimo col minimo sforzo, per una volta va bene così. Anche perché quello che contava erano i tre punti, a 14 giornate dal termine sono di nuovo 7 i punti di vantaggio sulla Roma.

    @NicolaBalice


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