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Da Ballardini a Oddo e Gattuso, ecco perché conviene cambiare allenatore

Da Ballardini a Oddo e Gattuso, ecco perché conviene cambiare allenatore

  • Furio Zara
Cambiare allenatore serve o no? Quello che sta succedendo in Serie A ci dice che sì, serve, perché il rendimento - praticamente sempre - migliora. Finora (16ª giornata) sette squadre su venti hanno cambiato allenatore. Ovvero un terzo della serie A. Cambia allenatore, ovviamente, chi è messo male, viaggia a scartamento ridotto, delude le aspettative. Per questo dal 13° al 20° posto hanno cambiato panchina sei squadre su otto, l’altra - fuori categoria - è il Milan. Nelle ultime posizioni sono Spal e Verona resistono, e non è un caso che i due tecnici - Semplici e Pecchia - siano quelli della promozione. Dunque: 2 vittorie e 1 sconfitta per Oddo a Udine (media punti a gara: 3), che migliora (anzi triplica) il rendimento di Delneri (media punti: 1 a gara, 4 le vittorie e 8 le sconfitte fino alla 12ª giornata). Bene sta facendo anche Iachini - una persa e una vinta (media: 1,5 punti a gara). Il Sassuolo con Bucchi viaggiava con una media di 0,79 punti a partita. Il Genoa con Ballardini ha aggiunto un paio di marce. Due vittorie fuori casa e un pareggio (3,5 punti di media a gara), nettamente un altro passo rispetto a Juric (0,5 di media, 1 vittoria in 12 partite).

Il Cagliari di Diego Lopez viaggia a 1,38 punti di media a partita (3 vittorie e 2 pareggi su 8 partite), quello di Rastelli si era fermato a 0,75 punti a partita. E il Milan? Se ci atteniamo ai numeri, con Montella aveva 1,43 punti di media a gara, con Gattuso si sale a 2 (pareggio a Benevento, vittoria con il Bologna). Avanti: il Benevento con Baroni ha giocato e perso 9 partite su 9. Un po’ meglio con De Zerbi, che almeno un punto (in 7 partite) l’ha fatto. Ma il Benevento è un caso limite, e la sua situazione rimane disperata. Ricapitolando: Oddo, Iachini, Ballardini, Lopez, Gattuso e De Zerbi hanno fatto meglio dei loro predecessori. Zenga, che ha perso la prima, ancora no: ma non lo si può giudicare dopo due giorni di lavoro. Aspettiamo di capire se anche l’Uomo Ragno andrà ad unirsi alla eletta schiera di allenatori che sono subentrati e hanno dato la svolta.

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