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  • Dahlia Tv a rischio:| La B perde 6-7 milioni

    Dahlia Tv a rischio:| La B perde 6-7 milioni

    Se chiude Dahlia Tv, e la possibilità è concreta, il Vicenza e le altre 21 società di serie B ci rimetteranno, insieme, qualcosa come 6,5-7 milioni di euro, solo per quest'anno. Il club biancorosso e gli altri del torneo cadetto vedrebbero così ridursi ulteriormente la loro quota di introiti derivanti dalla cessione dei diritti televisivi.
    Già la forbice tra serie A e serie B è molto ampia in questo settore, ci mancava solo la minaccia di fallimento di Dahlia a rendere anciora più incerto il futuro di club che già annaspano tra conti che non tornano e potrebbero adesso perdere soldi che avevano messo in preventivo di incassare con sicurezza.

    Dahlia Tv è l'emittente che trasmette in digitale terrestre ed è in Italia l'unica concorrente di Mediaset su questa piattaforma, almeno per quanto riguarda il calcio. Secondo l'azionista di maggioranza, la svedese Airplus, i riscontri (cioè gli abbonamenti) non sono stati quelli sperati e così il Cda il 10 gennaio ha deciso la messa in liquidazione della società.
    Così entro la fine del mese si chiuderà una partita decisiva per i teleutenti del pallone ma anche per le società professionistiche del calcio. Una partita che non si disputa su un campo di gioco ma nelle stanze dei bottoni della Lega Calcio (di serie A e di serie B) e in quelle dei consigli di amministrazione delle società che controllano il pacchetto azionario di Dahlia Tv.
    Il liquidatore non aspetterà oltre e le trasmissioni delle partite finiranno il 22 febbraio se entro quella data non sarà trovata una soluzione per sanare almeno in parte i debiti (si parla di un buco da 100 milioni) e proseguire l'attività con un minimo di garanzie per il futuro.
    Il problema è prima di tutto dei 150 dipendenti che rischiano il posto di lavoro. Poi ci sono da garantire i 250 mila abbonati che da Dahlia Tv hanno acquistato il pacchetto (e la smart card) per vedere le partite della loro squadra e che ora rischiano di restare senza immagini e senza la certezza di un parziale rimborso.
    Ma se Dahlia chiude il problema è anche delle 8 società di serie A (Cagliari, Catania, Cesena, Chievo, Lecce, Parma, Sampdoria e Udinese) che all'emittente avevano ceduto i diritti, per la trasmissione in digitale terrestre ovviamente, per quest'anno e per il prossimo e di tutte e 22 le società di B che insieme, attraverso la Lega dei cadetti, hanno ceduto i diritti per il biennio di tutte le partite.
    La B aveva venduto sulla base di 4 milioni per questa stagione e 5 nella prossima. Soldi che, vista la situazione attuale di Dahlia Tv, sono da considerare persi. Inoltre vanno aggiunti più o meno 2,5 milioni di euro, all'anno, che rappresentano la quota-parte che sarebbe arrivata alla B dalla A: in base alla legge Melandri il 7,5 per cento di quanto incassa globalmente la massima serie dai diritti televisivi (Sky, Dahlia appunto, Rai e internet) spettano a titolto di mutualità alla serie cadetta.
    In sostanza sono 6,5-7 milioni di euro di quest'anno e dell'anno prossimo che rischiano di venire a mancare quasi del tutto alla B: significa che in due anni una società come il Vicenza può perdere tra i 650 e gli 800 mila euro. A meno che i tentativi di salvataggio in corso e che stanno coinvolgendo le due Leghe professionistiche, Telecom Italia Media e Filòmaster, questi ultimi due soci di minoranza in Dahlia Tv, non abbiamo successo. Ma in ogni caso si riuscirebbe a mettere al riparo una piccola parte dei soldi che avrebbero dovuto essere incassati e quindi sarà necessario trovare, da parte di club e Lega della B, altre forme di finanziamento.
    Non mancheranno certo gli argomenti di discussione nella prossima assemblea di categoria che seguirà di pochi giorni quella della serie A convocata dal presidente Beretta.


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