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  • Dani Alves il vero 'Mister Champions': con la Juve per essere il più vincente

    Dani Alves il vero 'Mister Champions': con la Juve per essere il più vincente

    • Nicola Balice

    27 novembre 2016: la Juve affonda a Marassi col Genoa, Dani Alves si ferma per una frattura del perone. Punto più basso della stagione bianconera, punto più basso della stagione di Dani Alves. Poi due mesi abbondanti per recuperare, la riabilitazione tra Barcellona e il Brasile che ha fatto storcere il naso a qualche tifoso, il recupero a rilento con quel mercato invernale che ha visto anche arrivare l'assalto (respinto) dalla Cina. Poi torna la Champions, arriva il vero Dani Alves. In punta di piedi, dalle retrovie. Perché alla prima europea del 2017, al Do Dragao, c'era sì Leonardo Bonucci su uno scomodo sgabello in tribuna. Ma c'era anche un altrettanto scomodo Dani Alves in panchina, scivolato com'era in quel momento alle spalle di Stephan Lichtsteiner nelle gerarchie temporanee di Max Allegri nella difesa a quattro post svolta al 4-2-3-1. Era il 22 febbraio 2017, Dani Alves subentra al minuto 73 ed al minuto 74 già segnava la rete dello 0-2 che archiviava la pratica qualificazione ai quarti di finale. Da lì in poi si è preso la Juve, da lì in poi la Juve ha capito chi fosse il vero Dani Alves: un giocatore unico, speciale, vincente.

     

    FENOMENO VERO - Esterno basso o esterno alto, poco importa. In questa stagione che vede il gruppo di Max Allegri puntare con convinzione e determinazione al triplete, il marchio di Dani Alves c'è e si vede. Soprattutto in Europa. Avrebbe forse voluto giocare di più, così come il popolo bianconero avrebbe sicuramente voluto vederlo così ben prima: tutto questo, a questo punto, poco importa. Dani Alves, quello vero, è arrivato al momento giusto. In maniera devastante. Gol al Porto, marcatura e mind games decisivi nel confronto con Neymar e il suo Barcellona, tre assist ed una rete nel doppio confronto col Porto. Ed ora tocca ancora a lui prendere per mano la Juve contro il Real Madrid, ribaltoni del Cholo permettendo: la storia bianconera dice che il Real è avversario gradito, non in finale. Lui in ogni caso sa come si affronta, a testa alta, con la convinzione di poter vincere senza abbassare la testa o indietreggiare di un centimetro. La parentesi di Evra è stata solo un antipasto, il vero mister Champions è lui. Ora insieme alla Juve per arrivare esattamente dove voleva al momento della firma sul contratto: diventare il calciatore più vincente di sempre. Col triplete, le tappe si bruceranno.

    @NicolaBalice


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