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  • Delio, i mercenari, la storia di Antognoni e Prandelli che Ljajic deve studiare

    Delio, i mercenari, la storia di Antognoni e Prandelli che Ljajic deve studiare

    La conferenza stampa tenuta stamane a Firenze da Delio Rossi

    (http://www.calciomercato.com/altre-notizie/delio-rossi-chiedo-scusa-a-tutti-ma-a-volte-la-lingua-fa-piu-mal-248602)

    è stata un atto di dignità. L'ha compiuto un uomo che ha sbagliato, ha gravemente sbagliato e, per questo, ha subito pagato prezzi altissimi: il licenziamento in tronco, l'umiliazione pubblica di una gogna mediatica alla quale è stato esposto dai soliti moralisti un tanto al chilo, in servizio permanente effettivo; il rimorso per un comportamento lontano le mille miglia da un galantuomo e da un maestro di calcio quale Rossi è.  

    L'ex allenatore della Fiorentina ha confermato gli insulti del serbo, ma ha avuto l'eleganza di non scendere nei dettagli, anche se le ricostruzioni più attendibili di ciò che è accaduto mercoledì sera al Franchi, riferiscono di improperi ignobili rivolti al tecnico.

    Ljajic se la vedrà con la sua coscienza, ma se pensa di sfangarla con l'esclusione dalla rosa e una multa che ci auguriamo sia pesantissima, si sbaglia.

    Perchè, fra i diversi effetti della reazione a catena scatenata da questa scioccante vicenda, ce n'è uno che non può passare sotto silenzio.

    Riguarda la categoria di quei calciatori strapagati e stracapricciosi che pensano di essere al centro del mondo, ma non lo sono. Che credono di essere dei fenomeni e, se va loro bene, sanno tirare calci al pallone. Se va male ed è la maggioranza dei casi, sono delle scamorze.

    Proprio in quanto tali, questi dilettanti allo sbaraglio dovrebbero essere i primi a imparare il rispetto e l'educazione, ad osservare le regole e la disciplina, a comportarsi da professionisti autentici. A coltivare gelosamente l'affetto e la passione dei tifosi che non sono mai merce di scambio.

     

    Lo striscione esposto stamane a Firenze dalla Curva Fiesole dovrebbe far drizzare le orecchie ai calciatori, al loro sindacato, a quelli dello sciopero farsa della prima giornata di campionato, naturalmente recuperata senza trattenute sullo stipendio, a un battaglione di privilegiati che, mediamente, in serie A guadagna 1.250.000 euro netti a stagione.

     "Dai mercenari sei circondato, da uomo vero ti sei comportato", hanno scritto i tifosi viola. A loro,come a noi, non piacciono i mercenari e non piacciono gli ignoranti, nel senso etimologico del termine, quelli che ignorano, che non conoscono.

    Ecco, durante il periodo in cui rimane fuori rosa, il signor Ljajic potrebbe occupare proficuamente il proprio tempo studiando la storia della Fiorentina e approfondendo i capitoli Giancarlo Antognoni e Cesare Prandelli.

    Imparerà molte cose, il signor Ljajic. Imparerà che cosa vuol dire incarnare la storia e i valori della Fiorentina. Soprattutto, imparerà che cosa voglia dire conquistare l'amore di Firenze. E capirà che cosa si è perso.

     

    Xavier Jacobelli

    Direttore Editoriale www.calciomercato.com 

     

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