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  • Destro:| L'indizio porta a Trigoria

    Destro:| L'indizio porta a Trigoria

    Saverio ha la pettinatura di Destro e un desiderio innocente: «Speriamo che venga alla Juve» . Saverio è un bambino di Belluno con un’idea di tifo già definita e una passione per il calcio già matura. Ha sfidato la pioggia torrenziale caduta nel pomeriggio sul lago di San Vito per strappare autografi ai giocatori del Siena. Lui e il fratellino Andrea sono i soli tifosi che aspettano la fine dell’allenamento, coperti da un ombrello, mentre il papà si è riparato in macchina con pazienza e amor proprio. Perché questa sofferenza, ragazzi? «Perché il Siena è bianconero» . Semplice, no?

    ECCOLO! - Ieri il presidente del Genoa era a Roma Potrebbe aver già  incontrato il Siena: mercoledì si decide compresi, esce dalla doccia e concede l’autografo ai due ammiratori. Senza chiarire quando e dove andrà. Poi entra nel minivan messo a disposizione dall’albergo in cui alloggia il Siena, sulla strada che collega la tranquilla zona di Cadore alla mondana Cortina d’Ampezzo. A pochi metri c’è l’hotel Roma, ma non è un indizio per la destinazione di Destro. Che ha anche il Milan, l’Inter, la Juve attaccati alle caviglie, per la felicità del Genoa che presto lo riscatterà dal Siena e per l’orgoglio dello stesso Siena che l’ha valorizzato in un campionato magico.

    RINVII Il futuro è nebuloso, almeno quanto il cielo delle Dolomiti, e il presidente Preziosi non ha interesse a soffiare un vento chiarificatore.«Ci incontreremo con Mezzaroma mercoledì  - ha detto a Sky -  Sarà inevitabile discutere per cercare di trovare un accordo». In realtà ieri Preziosi era a Roma. E c’è chi garantisce che abbia già incontrato il collega del Siena. Ma poco cambia, se i dubbi resistono. Il Genoa tratta su più tavoli, il Siena anche, è tutto un papocchio. Anche se Preziosi confessa di avere un debole per un attaccante della Roma: Borriello. «Magari, mi piacerebbe riportarlo al Genoa. A Marco sono affezionato» . Forse non è sufficiente per consegnarlo a Zeman ma è un indizio di trattativa, che nel caso della Roma prevede anche la cessione di un giovane promettente: Piscitella. E il Milan?  «So che prenderà un top player, non dico nulla, vedremo» . Buio totale.

    L’ATTESA  - Nel frattempo, Destro si impegna. Suda, sgobba, sgomma sull’erba bagnata. Cosmi striglia tutti gli attaccanti nella seduta pomeridiana della squadra, chiedendo una maggiore aggressività nei contrasti. Ne fa le spese Mannini, che esce dal campo pieno di dolori. Mattia, da parte sua, non si tira indietro. Nell’esercizio sul pressing, in cui deve provare a rubare il pallone ai compagni, si spreme fino all’ultima goccia di sudore. Entra in scivolata, corre avanti e indietro, si cala con umiltà nel ruolo di cacciatore. E quando comincia la partitella si mette in mezzo al campo con la pettorina, rossa come i suoi scarpini, a distribuire il gioco. Più trequartista che punta pura. Attaccante moderno, dicono. I compagni lo cercano, sono abituati ad affidarsi a lui nelle situazioni delicate. E Destro in questo gruppo vivacchia ancora con professionalità, anche se le prime pagine dei giornali lo spediscono lontano da queste montagne. Magari settanta chilometri a nord-ovest, sconfinando in Alto Adige, nel ritiro della Roma a Riscone di Brunico. A un certo punto Destro viene incontro ad Angelo, terzino brasiliano di estrazione zemaniana, e prova uno schema di corsa e sovrapposizioni. Sembra proprio un’azione boema, che confermerebbe certe preferenze. Ma chissà se Destro avrà il cuore di deludere il piccolo Saverio.

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