Paolo Di Canio starebbe lavorando in un'atmosfera a lui ostile e sembra perciò rimpiangere il fatto di non aver lasciato lo Swindon Town due mesi fa. In una intervista raccolta dalla BBC, il tecnico romano ha infatti lasciato intendere come i suoi rapporti con l'attuale dirigenza non siano affatto idilliaci, sebbene si sia detto determinato a portare a termine il suo lavoro in panchina.

"Se trovo un ambiente ostile divento più cattivo e concentrato - ha esordito Di Canio parlando alla vigilia della sfida di League One tra Swindon e Oldham - ci sono degli interessi personali, nulla a che fare con il mio staff e i miei giocatori".

Nello specifico, i rapporti tra la società e l'allenatore si sarebbero guastati con il cambio al vertice avvenuto lo scorso ottobre, al momento in cui Di Canio si era trovato a chiedere garanzie sulle ambizioni della squadra. "Due mesi fa ho avuto la possibilita' di lasciare - ha raccontato Di Canio - presumo che avrei dovuto prendere quell'offerta, ma se non l'ho fatto è perché volevo prima concludere il mio lavoro qui. Il mio compito è di portare la squadra in Championship, subito in questa stagione o entro l'anno prossimo, ho fatto una promessa e quando si promette è una questione di principio".