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  • Roma, Di Francesco: 'Voglio qualificazione e primo posto. Nainggolan ok, idea Gerson nel tridente' VIDEO

    Roma, Di Francesco: 'Voglio qualificazione e primo posto. Nainggolan ok, idea Gerson nel tridente' VIDEO

    • Francesco Balzani
    Eusebio Di Francesco in conferenza stampa a poco più di 24 ore dalla sfida a Madrid contro l’Atletico. La Roma potrebbe qualificarsi agli ottavi di Champions con un turno di anticipo. Ecco le parole del tecnico giallorosso

    Dopo la vittoria nel derby cosa ha detto ai suoi giocatori? E ci può dire come sta Nainggolan?

    Abbiamo affrontato alla grande il derby, e prepareremo anche questa sfida al meglio perché affrontiamo una grande squadra che in Europa ha fatto sempre bene. Teniamo un margine di vantaggio che vogliamo confermare. Lavoreremo per portare a casa un risultato positivo, i ragazzi sono più che carichi. Radja è convocato e quindi è a disposizione. 

    Vista l’immaginabile densità a centrocampo è possibile vedere Gerson nel tridente per gestire meglio il possesso palla? 

    Gerson può essere una possibilità per domani sera, ha fatto bene in quel ruolo e può essere riproposto. Saprete tutto domani sera, non do indicazioni sulla formazione.

    Respirando l’aria di Madrid si percepisce la tensione per loro. Che Atletico si aspetta?

    Ho visto le loro ultime gare, e sono stati sempre molto aggressivi. Lo saranno ancora più domani sera. Noi dovremmo essere bravi a respingere colpo su colpo restando sulla loro metà campo. Dovremo avere umiltà, ma anche consapevolezza di crescita su un campo difficile contro un avversario difficoltà. 

    Nel fare la formazione sta ragionando anche in vista di Genova visto che può essere una partita ancora più importante? Cosa c’è di suo nella compattezza di questa squadra?

    Per me questa è decisiva e determinante, quella di Genova viene dopo. Non ci sto assolutamente pensando. Ci serve passare il turno e magari arrivare primi. Sceglierò i giocatori più idonei per l’Atletico considerando ovviamente le fatiche del derby. Sul gruppo stiamo lavorando dall’inizio per questo discorso e sono contento che lo abbiate notato. Sono arrabbiato perché non mi hanno invitato (ride, ndr). Sono contento che siano uniti, magari se bevono meno vino è meglio (ride di nuovo, ndr). 

    Guardando i precedenti con Simeone da giocatore, che ricordi ha del Cholo?

    Lui ha portato quello che dava in campo anche in panchina. Ha una grande mentalità. Ricordo la sfida del Calderon di tanti anni fa tra Atletico e Roma, e ricordo un ambiente caldissimo. Un pubblico molto appassionato, questo quello che mi è rimasto in testa.  

    Lei conosceva le difficoltà di questo ambiente. Si aspettava già a questo punto di aver conquistato tutti? 

    Io non mi accontento, e non faccio programmi. Ho messo in campo le mie idee e il mio pensiero di calcio cercando di portarle avanti. Io non devo conquistare l’ambiente fuori, ma la mia squadra e l’ambiente interno. Di conseguenza col loro atteggiamento i giocatori poi trascinano poi i tifosi. Credo tantissimo nel mio lavoro. Ora bisogna guardare avanti e non indietro perché c’è ancora tanto da fare. Roma è una bella piazza ma è una città che ti fa accontentare e io non voglio questo. 

    Si aspettava di arrivare a Madrid con questa situazione di classifica? Ora il vostro obiettivo è il primo posto nel girone?

    Non mi aspettavo che loro avessero così pochi punti in classifica. Forse ci ha detto bene all’andata, ma a Londra potevamo vincere. Noi ora dobbiamo prenderci la qualificazione, e poi magari arrivare anche primi.  I 7 gol presi dall’Inter? E’ un percorso di crescita che mi ha aiutato. Bisogna saper trattare bene le vittorie e le sconfitte. Per me è un record, voglio vedere chi ci riesce (ride, ndr). 

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