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    Ecco il vero Vecino: arrivato all'Inter grazie a quel consiglio a Spalletti

    Ecco il vero Vecino: arrivato all'Inter grazie a quel consiglio a Spalletti

    • Pasquale Guarro
    È la garra charrua che finalmente inizia a emergere... Perché tra problemi fisici ed eccesso di timidezza, Matias Vecino non aveva ancora mostrato nella totalità i mezzi di cui dispone. Aveva bisogno di sentirsi “uno da Inter”, un processo fisiologico che spetta a tutti quelli che da un momento all’altro si ritrovano a dover fare i conti col Meazza e con il peso della casacca nerazzurra. L’ex Fiorentina ne ha sentito la responsabilità, ha inizialmente piegato un po’ le spalle, ma poi ne è uscito alla grande. Col tempo Vecino ha preso confidenza, lo ha fatto con gol pesantissimi che ne hanno elevato l’autostima consegnandogli la targa di uomo Champions. Perché quel “L’ha presa Vecino” ha fatto il giro dei continenti e se l’Inter è tornata a riveder le stelle è anche merito suo e di quel gol allo scadere. 

    TUTTO NEL DNA - Fortuna? Non ditelo neanche per scherzo. Perché Vecino ha quei colpi nel DNA e lo sta dimostrando anche in questa stagione. Le cavalcate da etiope a solcare il campo in verticale e gli inserimenti su palla da fermo sono il suo pane, e superate le noie fisiche, Vecino ha saputo migliorarsi anche dal punto di vista dell’intensità e della concentrazione, due caratteristiche che finora erano un po’ mancate.  L’ultima giocata decisiva contro la Lazio, non un gol, ma un tocco pregevole che vale come aver centrato il bersaglio grosso, perché ha spalancato a Icardi la via del gol. Una gara, quella dell’Olimpico, che lo ha visto assoluto protagonista con numerose occasioni da gol create, padrone, insieme a Brozovic, di una mediana che ha cancellato dal campo Milinkovic-Savic e Parolo. 

    L’Inter inizia finalmente a vedere il vero Vecino, quello che Spalletti si augurava di trovare un po’ prima. Prezioso il consiglio di Martusciello, fu proprio lui a dire al tecnico toscano di puntare forte sull’ex Empoli e Fiorentina, che anche Sarri aveva corteggiato senza successo. Spalletti si è fidato e ha chiesto a Piero Ausilio di affondare il colpo. Il ds ha trovato l’accordo con l’entourage del calciatore e versato ai viola la clausola da 24 milioni di euro. Non pochi, ma neanche troppi considerando i prezzi che girano attualmente sul mercato. Vecino sta crescendo, lo sta facendo da mediano in un centrocampo a due, ma soprattutto lo ha fatto da mezzala di destra lunedì sera. Perché il ruolo che interpreta meglio è proprio quello, che gli consente di “buttarsi” dentro con maggiore continuità e magari fino al rientro di Nainggolan Spalletti potrebbe considerare l’ipotesi di insistere con il 4-3-3 proprio per sfruttare al meglio le caratteristiche di Vecino, che adesso sta dimostrando a tutti di valere l’Inter, 

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