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  • Le paure di Allegri contro il Milan

    Le paure di Allegri contro il Milan

    • Daniele Longo
    Vincenzo Montella e Andrea Poli hanno cercato di togliere pressioni alla squadra  con le ultime dichiarazioni: "Sentiamo profumo d'Europa, ma non siamo ancora l'anti-Juve". Probabilmente entrambi hanno ragione, la Juventus ha qualcosa in più rispetto a tutte le concorrenti. Di sicuro c'è entusiasmo nell'ambiente rossonero per una sfida che torna ad essere importante per la classifica, per la Champions. Se il tecnico rossonero invita a volare basso, Allegri ha più di un motivo di preoccupazione in vista di sabato.

    STATO PSICO-FISICO OTTIMALE- Erano che anni che non si respirava un clima cosi disteso dalle parti di Milanello. I tifosi hanno trasformato i fischi in applausi e la squadra si è scrollata di dosso la paura di sbagliare. Questo Milan sta bene mentalmente e fisicamente: ha vinto grazie ad un gol di Bacca nei minuti finali contro la Sampdoria, ha ribaltato la gara con il Sassuolo nell'ultimo quarto di gara e ha segnato al 94' anche domenica scorsa.La sua squadra è un diesel, capace di uscire alla distanza. In questo senso la formazione bianconera potrebbe pagare le fatiche di Lione, dove ha giocato per una mezzoretta abbondante in 10 uomini.  

    NIANG PERICOLO PUBBLICO - L'elemento di forza, la variabile impazzita è sicuramente rappresentata da M'Baye Niang. Un giocatore che ha imparato a gestirsi durante la partita e che stazionerà su un versante che rappresenta un punto vulnerabile della Juventus. Né Lichtsteiner né Dani Alves sono in una condizione fisica ottimale: Allegri sa che il francese può fare male alla sua squadra e dovrà trovare le giuste contromisure. 

    PROBLEMI NELLA COSTRUZIONE DEL GIOCO - Basta riavvolgere il nastro e tornare alle dichiarazioni dell'allenatore nel post-gara di martedì: “Abbiamo sofferto molto sulle ripartenze, giocavamo troppo palla addosso, perdendo molti palloni. Poi Buffon ci ha salvato un paio di volte. Ma sabato dovremo correre altrimenti con il Milan sarà dura”. La Juventus di questo avvio di stagione non ha entusiasmato sul piano del gioco, i risultati arrivano grazie alla giocata del singolo. In questo senso potrebbe trovare delle difficoltà contro un Milan che spesso lascia il comando dell'azione agli avversari, con quella dose di cinismo che serve quando si ha un atteggiamento di questo tipo. Ecco perchè il tecnico bianconero è consapevole che quella di sabato è una gara che nasconde diverse insidie, nonostante il netto divario tra le due formazioni.

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