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  • El Hilali, no alla maglia azzurra. FIGC: 'Non c'è posto per chi rifiuta la convocazione. La Nazionale non è un club'

    El Hilali, no alla maglia azzurra. FIGC: 'Non c'è posto per chi rifiuta la convocazione. La Nazionale non è un club'

    Ieri l'Italia Under 18 ha strapazzato i pari età del Belgio: vittoria netta, 6-0. Una grande partita per i ragazzi di Baronio, tra i quali non figurava Mattia El Hilali, centrocampista del Milan, dotato di doppio passaporto italiano e marocchino. Il classe '98 era stato convocato dal ct azzurro, ma ha preso una pausa di riflessione, combattuto tra l'Italia e l'Under 21 del Marocco. Il vice coordinatore delle Nazionali Azzurre, Viscidi, non ha preso bene la scelta del giocatore, come riporta la Gazzetta dello Sport: "È già il quarto caso, siamo amareggiati del fatto che certi giocatori non scelgono la maglia azzurra per conti personali. Essendo noi una grande famiglia, se si rifiuta la maglia dell’Under 18 non c’è posto neanche nelle altre successive squadre nazionali. È comprensibile che un calciatore chieda la cessione in un club. Una nazionale però non può essere oggetto di trattativa. Noi investiamo anni di lavoro per preparare e migliorare i ragazzi: se cambiano maglia, abbiamo lavorato per un’altra nazione".

    I PRECEDENTI - 3 sono i precedenti: Hachim Mastour, coetaneo di El Hilali, ex Milan, che ha scelto la Nazionale maggiore del Marocco; Pedro Almeida, classe 2000, capitano dell'Under 15 azzurra che ha scelto il Portogallo e José Mauri che, rifiutata l'Under 20 dopo il sì all'Under 21, ha ammesso di sentirsi arentino. 

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