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  • Elia e Krasic, gli errori di Conte

    Elia e Krasic, gli errori di Conte

    Ci sono un olandese, un serbo e un italiano...nessuna barzelletta, i tre protagonisti di questa storia sono reali e si chiamano Eljero Elia, Milos Krasic e Antonio Conte. I primi due, in sei mesi a Torino, sono passati dallo status di "ali per fare volare la Juve" a "panchinari di lusso", senza riuscire a far parte del vincente progetto bianconero. Di Elia si sa ben poco, arrivato in estate dall'Amburgo per 9 milioni di euro più bonus ha visto il campo solo a Catania e in qualche amichevole, passando più tempo su Twitter che con la maglia bianconera addosso. Conte l'ha prima difeso pubblicamente, poi l'ha messo da parte, senza riuscire a dare motivazioni valide sul motivo della sua bocciatura.

    Il suo acquisto, alla luce di quello che l'olandese (non) ha fatto vedere resta un mistero, così come la gestione della vicenda.  Elia a gennaio non ha potuto lasciare la Juve per aver giocato sei partite con l'Amburgo, ma si sa già che di lui da qui a giugno difficilmente si avrà notizia. La conseguenza sarà una cessione a giugno, quasi certamente in Germania, con una minusvalenza rilevante. Conte l'ha voluto fortemente, perchè investire 9 milioni per una scommessa, per di più mai testata?

    DI Milos Krasic non si può dire lo stesso, il serbo ex Cska Mosca ha avuto le sue occasioni ma non le ha sfruttate. L'errore della Juventus è quello di non averlo ceduto a gennaio, nonostante le buone offerte. Nella speranza di colpi di scena dal mercato russo, che chiude il 24 febbraio, la Juve si ritrova in rosa, fino a giugno, un giocatore costoso, demotivato, che rischia di essere solo un peso. Una cessione a titolo definitivo avrebbe portato soldi freschi nelle casse bianconere, un arriverderci in prestito avrebbe potuto rilanciarlo ad alti livelli. Se Conte è in piena sintonia con Marotta, resta da capire perchè non abbia forzato la mano per liberarsi di Krasic.

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