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  • Enrico Chiesa a CM: 'Napoli e Juve, non sprecate energie in polemiche. Scudetto? Possono perderlo solo i bianconeri'

    Enrico Chiesa a CM: 'Napoli e Juve, non sprecate energie in polemiche. Scudetto? Possono perderlo solo i bianconeri'

    • Giovanni Scotto
    La figura dell’attaccante moderno nasce e si afferma con Enrico Chiesa, bomber dai grandi numeri tecnici e realizzativi, oggi allenatore in cerca di una nuova panchina dopo l’esperienza da tecnico vissuta con la primavera blucerchiata. L’ex goleador, tra le altre, di Parma e Lazio, è intervenuto in esclusiva ai microfoni di Calciomercato.com per parlare di nazionale e campionato, con un doveroso passaggio sulla scomparsa di Johan Cruyff.

    Il calcio perde un grandissimo talento, un uomo che ha saputo rivoluzionare lo sport più bello del mondo, prima da calciatore e poi da allenatore: lascia un’eredità destinata a non essere raccolta?
    “Adoravo Cruyff, lui giocava a tutto campo, a differenza di altri campionissimi, come Maradona e Platini. Calciatori formidabili che però avevano una sola fase di gioco, al contrario di Cruyff. E’ stato grandissimo in campo, così come in panchina, aveva una conoscenza straordinaria della materia. Parliamo di un vero e proprio rivoluzionario”.

    Campionato, con la consueta coda di polemiche: gli strali del post Torino-Juventus rischiano di rovinare un torneo tornato ad essere emozionante e avvincente?
    “Rispetto a qualche anno fa ho notato un netto miglioramento nella classe arbitrale. E’ normale sbagliare qualche partita, sono cose che vanno messe in conto. Lo stesso Rizzoli ha candidamente ammesso di aver sbagliato e già questo è un grosso passo in avanti. E’ un peccato perdersi dietro a questi discorsi con un campionato ancora tutto da giocare. Ed è sbagliato prendersela con un direttore di gara di provata esperienza che ci rappresenterà agli europei”.

    Corsa per il titolo ancora aperta: Higuain, con i suoi 29 gol in 30 partite, può far pendere l’ago della bilancia dalla parte azzurra?
    “Secondo me lo scudetto può perderlo solamente la Juventus. Il Napoli non ha l’obbligo di vincerlo e ha dalla sua il vantaggio di giocare senza troppe pressioni. Se arriva primo fa qualcosa di straordinario, se termina il campionato al secondo posto corona una stagione comunque eccezionale. La domanda da porsi è la seguente: vincerà l’esperienza della Juventus o l’entusiasmo, unito all’incoscienza, del Napoli?”.

    Sei stato grande protagonista in Italia e in Europa, soprattutto con la maglia del Parma: su cosa devono lavorare le squadre italiane per portare di nuovo a casa un titolo continentale?
    “Devono metterci tutta l’energia possibile. Fanno tanta fatica per qualificarsi ma poi accettano quasi serenamente l’eliminazione, quasi come se le coppe rappresentassero un disturbo. Questo tipo di approccio è inaccettabile, ai miei tempi si dava il 100% per far bene in Europa e i risultati arrivavano. Forse il livello delle nostre squadre era più alto, c’era qualche campione in più ma discorsi del genere valgono fino ad un certo punto. E’ un problema di mentalità”.

    Capitolo Nazionale: può incidere l’addio di Conte? Quante chance ha l’Italia di arrivare fino in fondo agli europei?
    “Non può essere un alibi, non dovrà esserlo se le cose dovessero andare male. Sono sicuro che Conte preparerà benissimo la squadra e cercherà di dare il meglio per presentarsi con un bel bigliettino da visita ai nastri di partenza della prossima stagione. Tecnicamente abbiamo qualche carenza, negli anni abbiamo perso una lunga serie di talenti, oggi siamo più lineari ma ciò non vuol dire che non si possa far bene. E’ meglio partire senza i favori del pronostico”.

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