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  • Esce Bradley, arrivano i fischi

    Esce Bradley, arrivano i fischi

    Capitan America viene richiamato in panchina. Piovono fischi dalla tribuna. Esce Micheal Bradley, regista di un Chievo alla caccia di se stesso. E c'è qualcuno che non approva. Chi accende la luce se pure Rigoni è fuori? «E' stata una scelta del mister – dice il centrocampista americano - . Siamo una squadra e dobbiamo essere sempre molto uniti. Per tutti, oggi, non è stata di certo una buona partita. Ma in questi casi è importante continuare a lavorare, passare oltre e cercare subito la prestazione che ci permetta di riscattarci». Troppo stanco per restare in mischia? «No, assolutamente. Io cerco di dare sempre il mio massimo per la squadra. Ma la sostituzione non rappresenta un problema. Quello che sceglie di fare il tecnico è per me sempre cosa giusta. Tutti sono pronti per giocare, andiamo oltre e pensiamo già alla prossima gara di giovedì». Il tre a zero finale appare essere risultato troppo pesante. Anche perché gli ultimi due gol della Lazio sono arrivati ormai al tramonto di una partita rimasta comunque in bilico fino alla fine.«Sì – dice – il risultato finale è forse troppo pesante. Ripeto, non abbiamo giocato bene. Ma non abbiamo nemmeno giocato male. Abbiamo preso un gol nel primo tempo in un'occasione dove forse siamo stati un po' sfortunati. Nella seconda parte della gara abbiamo provato con insistenza a riequilibrare l'incontro. Nel finale, purtroppo, sono arrivati due errori che ci sono costati caro, visto che la Lazio non ha mancato di piazzare gli affondi ». La ricetta di Bradley è fin troppo semplice. La sconfitta di ieri, pesante nel risultato, deve essere presa per il verso giusto. E il Chievo adesso ha a disposizione quattro giorni per rilanciarsi a Novara. Partita che vale doppio, perché i piemontesi si giocheranno contro i ragazzi di Mimmo Di Carlo briciole di salvezza. Sono queste le partite che non si possono sbagliare. I gialloblù sono a -16 dalla salvezza. A Novara riparte subito la corsa. Micheal è sicuro: «Lavoriamo sempre per dare tutto, lavoriamo per il massimo. Siamo 'one team', una squadra. Tutti pensiamo per il bene comune”. La Lazio già passato remoto. Brutto pomeriggio ma il Chievo ha in mano il suo destino e la medicina giusta.

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