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  • ESCLUSIVA Rossi: 'Ecco come lavorano i match analyst della Premier League'

    ESCLUSIVA Rossi: 'Ecco come lavorano i match analyst della Premier League'

    L'allenatore ci mette la faccia, rilascia interviste e spesso paga più degli altri quando le cose vanno male, pochi pero' sanno che lo staff tecnico di una squadra professionistica è molto variegato e puo' esser composto anche da una ventina di professionisti. Diamo per scontato che tutti conoscano il ruolo del vice-allenatore, del preparatore atletico e del preparatore dei portieri, ma negli ultimi mesi sono saliti alla ribalta mediatica i cosiddetti tattici o match analyst. A Roma tutti hanno imparato a conoscere Fichaux, collaboratore tecnico di Garcia oppure il giovane video-analista Simone Beccaccioli.

    Le comparsate televisive di Adriano Bacconi hanno certamente avvicinato il grande pubblico alla materia, ma la considerazione da parte dei club italiana spesso è tiepidina e sono per lo più gli allenatori ad imporre ai Presidenti analisti nello staff, spesso con stipendi abbastanza bassi.

    La considerazione nel mondo anglosassone è diversa, sia dal punto di vista mediatico che contrattuale, e c'è chi ha deciso di testare, in prima persona, il diverso approccio metodologico del calcio inglese in materia di match analyst: ai microfoni di footballscouting.it Alarico Rossi, tactical scout per il Pisa Calcio, Coach Uefa B e primo classificato nel corso di Match Analysis organizzato da Sics

    Alarico stai seguendo un corso di aggiornamento in Inghilterra, di cosa si tratta?
    “In realtà i corsi sono tre, di cui l’ultimo sarà tra due settimane. Si tratta della serie di corsi di Performance Analysis organizzati da ProZone presso la John Moores University di Liverpool. ProZone ha clienti in tutto il mondo e copre interamente le due maggiori serie inglesi, la John Moores è una delle più importanti università al mondo per scienze applicate allo sport. Il primo corso riguardava la nostra classica analisi della partita, il secondo l’analisi nel medio periodo di una squadra e nel terzo livello l’analisi di una stagione intera e il reclutamento dei giocatori attraverso un immenso database che da quest’anno ha portato una sinergia tra ProZone e Sega per il videogioco Football Manager. Roba da malati veri”.

    E' noto che c'è maggiore considerazione per i video-analisti nel calcio inglese, ma c'è anche un approccio diverso.
    “Completamente. Il gioco innanzitutto: non ci sono termini che definiscono le giocate. L’italiano è fantastico perché puoi stare ore a discutere sul passante o sul filtrante, in Inghilterra sono tutti passaggi e basta. In Inghilterra il video analista puro non esiste, ma esiste una squadra di persone che si occupa dell’analisi della performance. Con tutti i dati che arrivano ad una squadra, questo gruppo di lavoro deve essere in grado di leggere i numeri sulla base delle esigenze dell’allenatore, che ha parlato con il capo del reparto dell’analisi della performance. Gli analisti lavorano più su Excel che sui video della partita e presentano le loro ricerche direttamente alla squadra. Si potrebbe continuare all’infinito con le differenze”.

    Nonostante i buoni risultati conseguiti non hai avuto molte opportunità in Italia, vuoi provare un'esperienza lavorativa all'estero o hai progetti da sviluppare in Italia?
    “Sono felice di essere a Pisa e Christian Amoroso in questi tre anni è diventato il mio migliore amico. Ha deciso di fare insieme a me la sua tesi del Master Uefa Pro: una bella soddisfazione per me che ancora non ho l’età per iscrivermi a Uefa A. Detto questo, sappiamo entrambi che le mie competenze non sono sfruttate a pieno. Purtroppo ad inizio stagione con il ripescaggio del Pisa non è andata bene, perché una promozione a tavolino avrebbe cambiato tante cose soprattutto nelle tecnologie che potevo avere a disposizione. L’Inghilterra mi sta aprendo nuove strade e sono molto contento di questo percorso, la loro visione di calcio quantitativa potrebbe essere applicata al settore giovanile, per esempio. Poi chissà… certo non mi limito a guardare solo dentro i confini italiani”.

    www.footballscouting.it

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