Samuel Eto'o ha ammesso d'aver ricevuto delle minacce di morte da parte della federazione calcistica del Camerun. E lo ha fatto a chiare lettere al media camerunese Je Wanda: "Volevano uccidermi - le parole dell'ex attaccante di Barcellona e Inter - ho vissuto le giornate trascorse con la nazionale con i gendarmi fuori dalla porta. Ma non era una forma di snobismo, anzi. C'era addirittura un gendarme che dormiva davanti la mia porta".

Eto'o prosegue: "Non posso indossare la maglia della nazionale, prendo direttamente le mie dalla Puma. E la stessa cosa accade quando vado al ristorante: ogni volta devo fare attenzione ai piatti che mi servono. Sono esagerato? Chiedete a coloro che erano assieme a noi durante gli stage con il Camerun", ha tagliato corto l'attuale attaccante dell'Anzhi.