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  • Europa in salita:| Palermo, tutto su Miccoli

    Europa in salita:| Palermo, tutto su Miccoli

    • D.V.

    Niente da fare. Mauricio Pinilla starò fermo per almeno tre settimane. Gli esami ai quali si è sottoposto l'attaccante cileno ieri mattina (effettuati dal professor Iovane) hanno confermato la distrazione al bicipite femorale destro riportata durante il primo tempo della gara col Thun. Prima tegola per il Palermo, costretto a rinunciare all'unico attaccante con certe caratteristiche. Pinilla, infatti, nella migliore delle ipotesi rientrerà per la prima di campionato. A questo punto in società verranno fatte alcune valutazioni anche in chiave mercato, perché in organico manca una prima punta.

    Abel Hernandez ha altre caratteristiche, non certo quelle di fare salire la squadra agendo spalle alla porta. Intanto, però, l'attaccante uruguayano ha comunicato al Palermo che in caso del passaggio del turno in Europa League è disposto a rinunciare a parte delle sue vacanze per dare il suo contributo. Se i rosanero, quindi, riusciranno ad archiviare con successo la pratica Thun potranno contare anche su Hernandez che da lunedì prossimo tornerà ad allenarsi con la squadra. Un segnale importante da parte dell'attaccante nei confronti del gruppo, un arma in più per Pioli se il Palermo dovrà tornare in campo già il 18 agosto per lo spareggio per la fase a gironi di Europa League. Ogni tipo discorso, però, passa dal Thun.

    Senza Pinilla sarà un Palermo diverso soprattutto in virtù del 3-4-2-1 che con una punta di peso distende la manovra in modo diverso rispetto a un assetto con tre attaccanti di movimento. Perché sarà Fabrizio Miccoli a giostrare là davanti insieme a Josip Ilicic ed Eran Zahavi. Il Palermo dovrà fare una gara d'attacco. Per sperare nel passaggio del turno con tranquillità serve anche più di un gol e il trio in questione, per quello fatto vedere giovedì scorso soprattutto nel finale di gara, lascia ben sperare, a patto di registrare i meccanismi in fase di non possesso palla, come sottolineato dallo stesso Pioli.

    Il Palermo, si sa, per come si è espresso negli ultimi tre anni è una squadra votata all'attacco. Nonostante il nuovo modulo la parte istintiva di questi giocatori li induce ancora ad aggredire l'avversario anche quando non c'è bisogno. Pioli avrà il compito di lavorare sul raziocinio della squadra. Però forse giovedì la ricerca forsennata dell'azione offensiva non sarà un difetto: per la qualificazione serve una gara d'attacco.

    (La Gazzetta dello Sport - Edizione Sicilia)

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